Da Ienesicule una domanda soltanto: quanto durerà Porto in Fdi? Quanti dolori, travagli, pensieri per l’ennesima “scelta di vita”? “Apprendiamo con composta emozione la notizia della fulminea adesione del deputato supplente Alessandro Porto al gruppo di Fratelli d’Italia. Abbiamo avuto l’onore -e gli saremo grati in eterno- di supportarlo nel ruolo di assessore comunale e […]
Piddì cittì: tutt’altro altro che democristiani; neopagani son loro che plaudono al Museo Egizio
Pubblicato il 25 Febbraio 2016
di marco pitrella
“Frontiera culturale” l’hanno definita la realizzazione di una sezione del Museo Egizio di Torino i piddini del “centro storico”, che in un comunicato stampa ne hanno fatto il plauso. Le parole d’elogio – e che elogio – dalla segretaria del circolo Adele Palazzo (da First Lady a Cleopatra) sono state proferite. Tutt’altro che eredi DC sono, allora, quelli del piddì; fossero stati davvero (demo)cristiani come li si accusa, lo scudo crociato avrebbero impugnato e di quel che fu il Convento dei Crociferi, futura sede del museo, “una casa di preghiera”(ved. il Vangelo), cattolica & apostolica, avrebbero ri-costituito. Poi, per disegno divino, chiese come centri commerciali (l’Osiride del capitalismo) si sarebbero erte maestose all’ombra del liotro.
Del resto, anche nel rendere via Crociferi “patrimonio dell’umanità” (presenza della CGIL a parte) è stata fatta la volontà del Signore – “nelle strade che gli uomini realizzano vi sono le orme di Dio” (parafrasi di Tommaso D’Aquino) -. Neopagani, quindi, son loro del piddì, politicanti d’una città che “vive” fra i “nuovi idoli” venerati dall’egittologo (non piddino) Orazio Licandro, “sfinge” dell’amministrazione, metà assessore & metà comunista (con portafoglio) dalla cintola in giù. In fondo, un partito neopagano, appunto, come il piddì che ha al vertice della piramide TutanDavide Faraone, dell’arrivo a Catania d’una “filiale egizia” non poteva che gioirne.
Lascia un commento