«Abbiamo pieno rispetto per la magistratura e per lo Stato di diritto, ma non si può condannare una intera città a 18 mesi di precarietà in una fase di emergenza sanitaria, economica e sociale».
A dirlo in una dichiarazione comune sono Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolo uno in Sicilia e Paolo Mangano, segretario provinciale di Catania, commentando la condanna del sindaco della città etnea Salvo Pogliese a 4 anni e tre mesi per peculato continuato.
«Ognuno ha il diritto di difendersi in tutte le sedi e giudizi possibili – continuano i due esponenti politici – ma una città piena di problemi economici e nel pieno di tanti drammi sociali non può essere prigioniera di queste necessità».
«Si ridiano – concludono Zappulla e Mangano – un sindaco, una amministrazione e un consiglio comunale nuovo nel pieno esercizio delle loro competenze e facoltà. Catania di tutto ha bisogno, tranne che di un sindaco a sovranità limitata».
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