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“Pizzo” a Catania: a giudizio la cugina di Nitto Santapaola
Pubblicato il 31 Maggio 2012
Commerciante avrebbe pagato l’estorsione per anni….Di Iena Giudiziaria
C’è anche la cugina del capomafia Nitto Santapaola, Grazia, fra i cinque imputati rinviati a giudizio, per estorsione aggravata dall’art 7 (per avere agito avvalendosi delel condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti dalla appartenenza alla associazione mafiosa “Santapaola” ed al fine di agevolare l’attività della predetta organizzazione), dal gup Santino Mirabella su richiesta dei Pm della Procura della Repubblica di Catania Iole Boscarino e Tiziana Laudani. Invece, c’è un solo commerciante, Gaetano Antronaco, titolare di una tabaccheria, a San Cristoforo, parte offesa. Parte civile si è costituita l’Asaae, associazione antiracket e antiusura etnea. Il 27 settembre prossimo gli imputati dovranno comparire davanti ai giudici della seconda sezione del Tribunale di Catania. Con Grazia Santapaola, 55 anni, sono imputati Giovanni Musumeci, 40 anni, Luciano Musumeci, 51 anni, Carmelo Bonaventura, 50 anni, Matteo Orlando, 45 anni.Secondo l’Accusa -fondata su un’indagine della squadra mobile della Questura di Catania- i cinque avrebbero imposto al tabaccaio un “pizzo” di 250.000 lire poi “convertito” in 130,00 euro mensili, mediante minaccia implicita di subire atti di violenza sulle cose o sulle persone in mancaza di “protezione” garantita dagli esponenti del gruppo “Amato” affiliato al clan Santapaola. Il tutto sarebbe avvenuto in un arco tempo che va dal 1987 fino al mese di gennaio del 2011.
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