«Sulle partecipate del Comune di Catania sta andando in scena uno spettacolo davvero indecoroso, che fa male a lavoratori e cittadini». È questo il pensiero della Ugl di Catania che, con in testa il segretario territoriale Giovanni Musumeci, interviene ancora una volta sullo stallo che stanno attraversando le società che svolgono servizi in house per […]
Pogliese-Bianco: due volti diversi?
Pubblicato il 21 Settembre 2020
Non è stata la caduta degli dei e neanche di superman ma l’esito di vicende amministrative e politiche che, al di là dell’aspetto giudiziario, mostrano con evidenza la decadenza delle classi dirigenti locali. Mi riferisco naturalmente a quel che è accaduto all’ex sindaco e al sindaco attuale di Catania. Per carità persone affabili, cortesi e disponibili sul piano umano come l’ex sindaco con quel sorriso perennemente stampato sul viso. Tuttavia quel che si è notato in queste vicissitudini è stato da parte di Bianco e delle sue giunte l’incaponirsi a non dichiarare il dissesto che avrebbe consentito una “resilienza finanziaria” più immediata, mentre adesso il Comune è impantanato nelle secche dell’inpotenza ed anche con Enzo insieme ai suoi fidi amministratori colpiti dalla Corte dei Conti.
L’ ‘attuale sindaco invece attaccato alla poltrona che non esitò a candidarsi nonostante il rischio della sospensione e che non intende passare la mano fiducioso che tutto si risolva in un grado successivo magari con l’ ausilio positivo di qualche legale o luminare del diritto che possa difenderlo dall’ accusa di peculato. Che tristezza che vive la città du liotru sempre più sprofondata, sfaldata e frantumata sul piano sociale con una criminalità sempre arrembante e un degrado sociale che cresce. Il filo che tiene insieme la sinistra e la destra locale è trasversale in linea con le direttive nazionali:stare al potere qualunque cosa succeda poiché il mal tempo non dura tutto il tempo e dopo la buriana si spera nella quiete. Alla faccia di Catania e dei catanesi.
Rosario Sorace.
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