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Pogliese, “Enzo”: “internet libero servizio primario”. Ah, ma non è Lercio?
Pubblicato il 21 Luglio 2020
di iena marco pitrella
Né più e né meno di Enzo Bianco: Salvo Pogliese, pardon “Enzo Pogliese”. Quasi non avesse altro di meglio da fare, il sindaco l’ha detto: “internet libero servizio primario”, s’è letto in un comunicato che da Nuccio Molino, “il monsignore”, è firmato.
“Internet libero servizio primario”! Ah, ma non è lercio? del resto, ci sta che il Wi-Fi sia considerato dal sindaco una priorità; che poi il degrado sia in tutta la città va da sé.
Come allora Enzo Bianco che inaugurava il semaforo a Librino e come ora Salvo Pogliese col Wi- Fi free.
Come allora con Enzo Bianco c’era Alessandro Porto e come ora con Salvo Pogliese c’è sempre Alessandro Porto, “il bello e impossibile” (nella foto).
D’accordo che al comune non costa nulla, ma impiegare del tempo per “attivare simbolicamente” da Palazzo degli Elefanti, come è avvenuto questa mattina (martedì, ndr), la rete Wi- Fi ce ne vuole.
Certo, vanno compresi i motivi di tanto clamore: così si saprà che Catania ha il mare e la montagna… e internet gratis… e in ben nove piazze, mica c…zi.
Con quanto “spacchiamento” si elencano sempre nel comunicato una per una le piazze: piazza Duomo e piazza Stesicoro e piazza Università; ma anche piazza Federico di Svevia e piazza Eroi d’Ungheria, piazza Europa e piazza Roma.
Perché “l’accesso alla rete va ormai considerato tra i diritti primari dell’individuo”, ha avuto il coraggio di dire Pogliese, “Enzo”.
Quanto sia un “diritto primario dell’individuo” lo sanno bene in Corso Sicilia: come ha dichiarato in questi giorni alla stampa Ivan Maravigna, portavoce del relativo comitato cittadino, (c’è anche una pagina facebook “La vergogna di Corso Sicilia”) esausti dalla situazione in cui versa il quartiere (che è sotto gli occhi di tutti), i residenti di tasca loro pagheranno una pattuglia di un istituto di vigilanza che presiederà tutta la zona venerdì e sabato prossimo.
Ecco il fallimento, caro Salvo o Salvo caro.
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