Politica, Acicastello (Ct): il sindaco Drago a 48 ore dall’assoluzione riparte con la grinta di sempre


Pubblicato il 10 Aprile 2014

di Ignazio De Luca Iena Milionaria a mare

L’intervista è fissata per le 16.30. Ci presentiamo alla segreteria del sindaco in anticipo di pochi secondi, il sindaco è al lavoro e dobbiamo aspettare, poco male, ci accomodiamo in una stanza attigua e meno di quindici minuti dopo, entriamo.Filippo Drago sindaco di Aci Castello, ci accoglie con un largo sorriso scusandosi ripetutamente per i minuti di anticamera, fino ad imbarazzarci.Partiamo subito con le domande perché avendo dato una sbirciatina alla sala d’attesa le persone che aspettano di parlare col sindaco sono numerose.

Sindaco, Drago il suo cognome, qualche volta è stato talvolta un peso?“Mai è stato un peso. Sempre onorato di aver portato il cognome Drago nel rispetto e nel ricordo di mio padre, uomo buono, facente parte di una vecchia Repubblica, di un vecchio sistema, con errori che ha pagato con grande dignità. Mio padre si assunse anche responsabilità non sue ma del sistema, ma non era un delatore e si tenne tutto dentro. Anzi per quanto a mia conoscenza riguardo la tangente di viale Africa, il cui processo si concluse con la prescrizione, fu un mero finanziamento al partito; saprà che negli Anni Novanta la Democrazia Cristiana era articolata nella provincia di Catania con 144 sezioni, per cui 144 sedi con l’affitto da pagare, 144 bollette della luce, 144 bollette dell’acqua, insomma era un’ organizzazione pachidermica che in quel tempo tutti i partiti avevano dal Partito Comunista al Movimento Sociale Italiano.”

Chi le è stato vicino in questo periodo difficile?“Gran parte della popolazione, tutti i funzionari e i dirigenti del comune di Acicastello. La cosa più bella è stata di non aver avvertito diffidenza da parte di chi mi ha collaborato in questi cinque anni di governo, lunghi, difficili e impegnativi ma pieni di soddisfazione, quando parlavo di risanamento del comune, io pensavo a quell’accusa che gravava sulle mie spalle ma fermamente convinto con la mia coscienza di quello che avevo sviluppato al comune di Catania come assessore sono andato avanti. Sono riuscito a rivoluzionare il comune di Aci Castello salvandolo da un lato e iniziando nuove attività dall’altro.”

Ma secondo lei la collocazione politica può influenzare gli esiti giudiziari?“Beh, spero di no. Io sono uno di quei casi che è stato sottoposto al vaglio della Magistratura giudicante più volte e ogni volta forte del fatto che nulla avevo fatto, mi è stato ridato l’onore e riconosciuta la mia completa estraneità”

Oggi Valeria Sudano è un sua alleata o un avversario politico al di là delle dichiarazioni di facciata?“Valeria sono certo mi vuole bene come io ne voglio a lei. La seconda telefonata che ho ricevuto per congratularsi è stata la sua.”

Siete indietro con l’isola ecologica?“No assolutamente. Siamo tra i pochi comuni in Sicilia che ha il progetto esecutivo per realizzare il centro comunale di raccolta abbiamo presentato alla Regione richiesta di finanziamento per circa tre milioni di euro, che purtroppo non è stata accolta per carenza documentale. La Regione attraverso il suo direttore dottor Marco Lupo ha chiesto se siamo ancora interessati e abbiamo ripresentato la richiesta di finanziamento, purtroppo il comune di Aci Castello non è proprietario dell’area dunque occorre un esproprio che ha numeri importanti. Vedremo se la Regione nell’ambito del finanziamento che io spero trasferirà, considererà una buona parte del valore dell’esproprio. Così l’isola ecologica di Aci Castello non sarà più un sogno ma potrà diventare realtà. Sorgerà in un’area logistica mente strategica, trovandosi accanto al deposito delle ferrovie dello Stato e vicino all’area commerciale, così che quando si svilupperanno tutti i pip (progetti individuali produttivi) in questo contesto ci saranno i presupposti per una differenziata al cento per cento.”In questo primo mandato se si dovesse dare un voto da uno a dieci quanto totalizzerebbe ?“Questo dovrebbe chiederlo ai miei concittadini io ho messo tutto me stesso e anche di più se fosse possibile.”

Cosa non è riuscito a realizzare e vorrebbe poter fare in caso di rielezione?“I sogni nel cassetto se sarò riconfermato sono :1)il collegamento Aci Castello Aci Trezza nel rispetto del lido dei Ciclopi, mediante un passaggio pedonale e ciclabile che permetta a questa comunità di unificare un lungo mare da sempre spezzato.2) la riqualificazione del lungomare della scogliera i cui progetti già presentati da anni alla Regione e da cui attendiamo risposte3)qualche altro piccola riqualificazione che darebbe un volto nuovo e più dinamico a questa meravigliosa cittadina.”

  


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