La “frontiera” della “truffa politica” rappresentata dall’amministrazione Trantino si misura anche nel mito della cosiddetta “legalità”. Un tema sbandierato dal “sindaco-sceriffo”, con tante iniziative mediatiche al limite del ridicolo, dalla presenza in Tivvù “negli studi amici” alle “performance” tragicomiche sui social, con una campionaria di insulti, sarcasmi e “sermoni” per questioni fondamentali: quali? Ad esempio, […]
POLITICA AGRIGENTINA, “FULMINE” DI “TURBO”ARNONE: “ACCORDO PD-FORZA ITALIA E TESSERAMENTO TRUCCATO DEL PARTITO DEMOCRATICO: LOR SIGNORI HANNO FATTO I CONTI SENZA L’OSTE”
Pubblicato il 15 Dicembre 2014
Ecco la nota stampa:
“Accordo PD – Forza Italia e tesseramento truccato del Partito Democratico: lor signori hanno fatto i conti senza l’oste.
La questione morale esplosa a Roma avrà ricadute molto significative anche ad Agrigento, ove la questione morale si intreccia con la connivenza e la compiacenza con i collusi con la mafia – vedi i casi della famiglia Gueli e del sindaco Calogero Sodano.
La vicenda dei criminali politici di Roma, Carminati & co., avrà ricadute anche ad Agrigento. Il presidente del PD, Matteo Orfini, commissario per il PD romano,ha detto che nella città di Roma il Partito Democratico è da demolire dalle fondamenta e ricostruire, e che il tesseramento romano va azzerato.
Ad Agrigento la situazione probabilmente è ancora peggiore: non si dà la tessera a gente come Graziella Ancona e Giuseppe Arnone, e si fanno riunioni segrete con Riccardo Gallo di Forza Italia per spartirsi – elettori permettendo – sindaco e assessori del Comune di Agrigento.
Ormai il vaso dell’inquinamento all’interno del PD si è definitivamente rotto e chi, come Arnone, da sempre si batte perché si affronti la questione morale dentro il Partito Democratico mette sin d’ora il veto, netto e forte, ad ogni accordo con Forza Italia.
Voglio ricordare a Panepinto, a Moscatt, a Maria Iacono, a Zambito, che Giuseppe Arnone è non solo rinnovatore renziano della primissima ora, che partecipava alle riunioni della Leopolda quando essere renziani significava farsi emarginare, ma è anche e sopratutto l’uomo di sinistra che ha una netta storia di impegno contro Cosa Nostra e per la legalità.
Panepinto scelga cosa vuole fare da grande: vuole vestire gli stessi panni – poco puliti – indossati da Capodicasa, che hanno portato quest’ultimo ai rapporti ambigui con Calogero Gueli, con Calogero Sodano, con Gaetano Scifo, a farsi la villa abusiva, a circondarsi dei delinquenti falsari del caso Manzullo, o vuole costruire un partito nuovo, democratico, perbene, senza tesseramenti fasulli e senza sporcizie?
Nei giorni scorsi cercavo l’onorevole Riccardo Gallo per ragioni professionali. Gallo, sempre solerte nel rispondermi, si è negato per una settimana. Ora comprendo il perché: temeva che volessi ammonirlo da questi rapporti contro natura, insani, deteriori, in danno agli agrigentini, per spartirsi il Comune con gli “amici” del Partito Democratico.
Zambuto deve poi darsi una sveglia: non è pensabile che faccia il presidente regionale del PD e non dica una parola rispetto a queste insane prospettive di accordo. O forse Zambuto, recuperata l’amicizia con Gallo, pensa di ritornarvi al Comune assieme?
La città di Agrigento è stata distrutta da un magna magna generale con protagonisti soggetti che hanno avuto, quale costanza, potenti ganasce e fortissimi appetiti, mentre cambiavano in continuazione schieramenti e bandiere.
Oggi l’oste è tornato, e penso proprio che con lui bisogna fare i conti. A partire dalle primarie, che devono essere tenute con regole e programmi assolutamente limpidi.
Agrigento, li 15/12/2014
Avv. Giuseppe Arnone.”
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