Politica all’italiana: il “democratico” e cristiano Rosario Crocetta affida la Sicilia alla Madonna. Come Totò Cuffaro

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Il governatore della “rivoluzione” sicula in preghiera al santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Con tanto di “affidamento celeste”: potrà il Cielo -al posto degli uomini- mettere in salvo la Trinacria? E magari salvarla anche da queste “sceneggiate”?

di iena politica Marco Benanti

Ci mancava anche questa. Non sono bastate le “uscite mediatiche”, come quella sull’astinenza da sesso, ora il neopresidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, nella sua foga “esibizionistico-berlusconiana”- si è…dato alla religione. Come sobriamente ha annunciato la “Gazzetta del Sud” di stamane, il “rivoluzionario” siculo ha rinnovato l’affidamento della Sicilia alla Madonna. Che non può difendersi da simili azioni, aggiungiamo noi.

Aveva fatto altrettanto Totò Cuffaro da governatore, nel 2007.

Ha spiegato Crocetta a questo proposito: “ma lui perchè ‘mariano’ io invece più madonnaro, cioè legato al sentimento popolare.” Crocetta ha pregato. Tra i temi, la legalità! E ancora tante cose belle, buone e amanti del popolo. C’è anche chi ci crede a tutto questo, ma bisogna essere tolleranti.

Del resto, la Sicilia non ha ancora trovato adeguate “protezioni” alle “sceneggiate” che tanto male -questo sì, vero, reale- hanno fatto alla nostra terra.

Ma cosa ha detto il governatore ai cronisti? “Mi piace quando si parla della Madonna come il lato femminile di Dio che affida alle donne un grande ruolo e le rende protagoniste. Io in giunta ho chiamato sette donne…Roba che neppure in Svezia”. E ha confidato, tra l’altro, che nel giorno delle elezioni è andato a pregare nel Santuario della Madonna delle Grazie a Gela. Davvero un’ anima pia, Saro Crocetta. Un buono. E da un simile benefattore, timorato di Dio ci attendiamo grandi cose, soprattutto che mantenga fede alle tante promesse fatte di cambiamento. In campagna elettorale.

Del resto, il periodo comunista (nella foto) è finito da un pezzo.

Ora siamo al periodo “democratico” e cristiano. L’Italia accoglie sempre bene simili personaggi. Del resto, è o no il paese della commedia dell’arte?

 

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Redazione Iene Siciliane

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