Politica all’italiana, “pezzi” Pd verso Forza Italia, Basilio Catanoso sbotta: “è una vergogna. La svendita del centrodestra non può essere consentita”


Pubblicato il 08 Dicembre 2015

riceviamo e pubblichiamo:

BASILIO CATANOSO (F.I.): E’ UNA VERGOGNA!

Credo sia arrivato il momento di dire le cose con chiarezza… io, come si sa, non faccio politica per farmi i cazzi miei e la faccio, viceversa, per le mie idee e nell’interesse dell’Italia e quindi non riesco ad accettare che ci si possa spostare da una coalizione all’altra (!!) non per aver cambiato idee ma solo per una questione personale, di spazi o di ritorsione contro altri o altre forze politiche.

Non m’interessa lo scontro di parti che rappresentano interessi diversi, comunque personali o di gruppi, e che lottano per spazi di potere; m’importano le idee, i programmi, il confronto che deve farci riprendere il contatto con il resto del Centrodestra (anche di quello che oggi non è più nostro alleato) e sopratutto con la gente perbene che avverte il bisogno di sentirsi ben rappresentata. Ci vogliono programmi completamente diversi da quelli dei comunisti e del centrosinistra, modi di fare che devono differenziarci tenendoci distinti e distanti da costoro.

Con chi s’è confrontato Miccichè per aver cambiato la linea politica nazionale che ha finora criticato la “campagna acquisti” renziana??

Non m’interessa se il coord. Reg. on Miccichè ha conversato a tu per tu con questo o quel dirigente del partito (come mi ha detto…) per far cenno a questa assurda “operazione”, di sicuro non v’è stata nessuna riunione dove s’è discussa questa linea politica, a nessun livello, nè nazionale nè regionale; e ciò sinceramente non è accettabile, perchè la linea del partito la può cambiare solo una riunione con votazione della Direzione Nazionale del partito o un congresso.

E non bastano comunicati stampa dei soliti ascari che in modo acritico tengono a supportare l’azione del “principe” per ricavarne futuri spazi o favori, perché resto convinto del mio dovere di dire la mia, del diritto di critica interna che voglio mantenere a tutela dei militanti e degli elettori del Pdl, oggi Forza Italia, e del suo progetto di costruzione di un Centrodestra realmente alterativo ai sinistri e ai sinistrismi. Io sono fermo a quello che Berlusconi e gli organi di Fi ai vari livelli hanno detto finora: critica al PD e al Centrosinistra e ai suoi uomini, impegno a tentare la ricostruzione del Centrodestra, confronto e dialogo diretto col popolo italiano come da sempre predicato dal presidente del partito (“Patto con gli italiani”, etc). Non mi interessano le situazioni giudiziarie di questo o quello ma esclusivamente le vicende di natura politica sulle quali non posso derogare.

Quelli che sarebbero i nuovi “acquisti” sono solo coloro che coi loro voti hanno fatto perdere al Centrodestra le Regionali siciliane e le ultime Elezioni politiche, avendo sottoscritto e pubblicizzato il programma del Pd in tutti i modi (legittimamente peraltro… Genovese era il coord. reg. del Pd!…). Non si pensi che possano essere utili a far prendere i quozienti necessari per le elezioni regionali o per i collegi delle Nazionali… operazioni simili, se confermate, potrebbero portare danni esiziali a Forza Italia e al Centrodestra tutto. 

È una vergogna! …Gli ideatori di questa linea politica raccontano a Berlusconi una versione artefatta della realtà per farsi dire: “va bene, se c’è gente che vuol venire con noi, andate avanti” per poi portarla all’esterno come la posizione del presidente di Forza Italia. Se il Cav. sapesse la verità, li prenderebbe a calci nel sedere!

Bisogna capire se il tentativo è quello di cambiare geneticamente il Centrodestra (e in questo caso si dovrebbero ribellare anche i partiti della coalizione, visti i danni che ci saranno per tutti…) oppure se è solo (si fa per dire…) una vicenda legata al mercimonio di spazi interni.

Comunque bisogna tenere alta la guardia. La svendita del Centrodestra non può essere consentita!

Chiederò nei prossimi giorni un incontro con il presidente Berlusconi che mi metta nella condizioni di spiegargli la realtà della situazione politica siciliana che non è risolvibile con riunioni postume che mirano a sanare decisioni già assunte di cui ognuno degli attori deve prendersi le proprie responsabilità.

On. Basilio Catanoso.

 Catania 8 dicembre 2015″.


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