Politica all’italiana, primi “botti innovatori” di Raffaele Crocetta: arriva Franco Battiato. Dalla “primavera bianchista” alla “rivoluzione”neodemocristiana


Pubblicato il 03 Novembre 2012

Clamorosi annunci! Il neopresidente della Regione siciliana chiama il cantautore della “Sicilia radical chic”. Ma –incredibilmente- da sinistra qualcuno dissente…

Di iena miscredente Marco Benanti

Un “sabato da leoni”: arrivano alle redazioni comunicati fondamentali. Per il futuro dell’Isola. Martedì prossimo, torna sotto l’Etna Raffaele Crocetta: in conferenza stampa con Battiato e il sindaco di Catania Stancanelli (Pdl o meglio “Pdl lombardiano”). Niente male. Del resto, con Crocetta la coerenza non manca mai. Ecco cosa invia l’ufficio stampa di Crocetta: “da Lampedusa, dove sta trascorrendo due giorni per una vacanza di “solidarietà”, il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, annuncia per martedì 6 novembre una conferenza stampa con il cantautore siciliano Franco Battiato, nel corso della quale verrà affrontato il tema del rilancio della cultura siciliana. La conferenza stampa, alla quale sono stati invitati a partecipare il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli e l’assessore alla cultura e sovrintendente del Teatro Massimo Bellini Rita Cinquegrana Gali, si svolgerà alle ore 11:00 presso il Palazzo della Cultura, in via Vittorio Emanuele, Catania”.

Da fare tremare i polsi. Da sinistra, malgrado tutto, malgrado i “pasticci” di Claudio Fava e i soliti personalismi, malgrado le improvvise “scelte di vita” pro-Crocetta di parte del ceto professionale e sindacale (leggasi Cgil), qualcuno riesce ancora ad esprimere un dissenso. “Al di là di tutte le dichiarazioni del presidente Crocetta, che si è affannato a smentire il supporto dei lombardiani doc fuori e dentro il Pd, le voci sulle prime nomine non fanno che confermare quello che denunciamo da tempo: adesso gli ‘impegni’ devono essere mantenuti e staremo a vedere cosa ci riservano le prossime ‘novità’. Niente di nuovo sotto il sole”. Così Federico Martino, segretario regionale dei Comunisti italiani, commenta i primi nomi dei possibili assessori del nuovo presidente della Regione e la conferenza stampa indetta per martedì a Catania, probabilmente per confermare quello di Franco Battiato (che peraltro era fra i firmatari dell’appello a Claudio Fava perché si candidasse), in presenza del sindaco Raffaele Stancanelli e della sovrintendente – nominata da Raffaele Lombardo – del Teatro Massimo Bellini, Rita Cinquegrana Gari: “A che titolo – si chiede Martino – partecipa Stancanelli, sindaco di stretta osservanza lombardiana? Quanto poi all’altro nome circolato in questi giorni e ripreso da agenzie di stampa e quotidiani, quello di Mariella Fedele, moglie del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, secondo Martino, se confermato, sarebbe l’applicazione del ” ‘metodo Lombardo’: mettere magistrati e parenti di magistrati per sfruttarne nomi e influenze (magari senza la loro volontà?)”.

E aggiungiamo noi: e se, come parrebbe da indiscrezioni, alla Provincia Regionale di Catania arrivasse -in veste di commissario- l’ex Procuratore della Repubblica di Catania Enzo D’Agata? Davvero un evento. In nome della legalità, s’intende. Una nomina “bypartisan”, in nome della “rivoluzione” all’amatriciana di Raffaele Crocetta? Del resto, per D’Agata non sarebbe una novità: quando divenne Procuratore della Repubblica di Catania la sinistra, al Csm, votò per lui. La sua gestione della Procura, in particolare in tema di procedimenti sulla Pubblica Amministrazione, è ancora oggi “indimenticata”.

Insomma, come si dice, è nel momento del bisogno che si vedono gli amici. Per chi crede che questa gente possa fare qualcosa di “rivoluzionario” il libro delle fiabe è sempre aperto…


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