di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Politica all’italiana: Raffaele Lombardo candidato al Senato. La Verità gli scrive: “ma quante bocche hai?”
Pubblicato il 20 Gennaio 2013
Stupefacente missiva della nota entità (astratta, molto astratta, soprattutto in Sicilia) che si rivolge all’ex governatore. Con stupore….
testo raccolto da iena miscredente Marco Benanti“Caro Raffaele,
sono la Verità. Tu mi conosci poco. Ti comprendo. Come comprendo tanti tuoi colleghi politici, soprattutto della Trinacria. Sembrate diversi, ma al momento opportuno vi mostrate per quello che siete davvero. Ed è uno spettacolo. Da fare chiudere la bocca. Nemmeno Francis Ford Coppola sarebbe capace di tanto, nemmeno Stanley Kubrik, ma che dico, nemmeno il Demonio.
L’altro giorno mi è venuto a trovare un altro soggetto a voi sostanzialmente estraneo: si chiama Parola Data. Ed era sconvolta: addirittura si è messa a piangere. Lacrime di coccodrillo? No, lacrime vere, tanto che è dovuto intervenire il Signor Corsaro Nero, accompagnato dal Mostro di Lochness che l’ha consolata, spiegandogli, in estrema sintesi, cos’è la Politica in Sicilia e nel resto dello Stivale.
Poi, a completare l’illustrazione pedagogica è giunta Sua Eccellenza L’Opportunismo che si è fatta una grande risata e ha detto a tutti, me compresa: “nemmeno io sarei capace di tanto”. Si riferiva alla politica italiana e a soggetti come te Raffaele. Che ti sei ricandidato. Dopo averne dette di tutti i colori.
Io ho cercato di abbozzare, la bocca mi si chiudeva e poi riapriva. Sembravo uno del Partito Democratico. Poi, mi sono ripresa e ho cominciato a pensare ad tua conoscenza antica: il mondo contadino. E mi sono davvero rattristata. E mi sono detta fra me e me: vuoi vedere che la campagna ha perso, dopo Pino Firrarello, ancora una volta un uomo decisivo per il suo futuro? E un velo di tristezza è passato sulle mie labbra.
Poi, per fortuna è venuta a trovare la Signora Libertà che mi ha portato la Signora Dignità. Sai Raffaele, non hanno il becco di un quattrino, ma io ho creduto Loro senza chiedere…nemmeno un centesimo.
Ti saluto. Ad maiora semper”.
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