Politica (alta) e Istituzioni, Ienesicule lancia una petizione: Antonio Fiumefreddo Presidente della Repubblica


Pubblicato il 16 Gennaio 2015

di Iena Quirinaria Curinaria sui sette colli

Con le dimissioni di Napolitano, si è conclusa la storia del regno di Casa Savoia.

Mentre a Roma si discute – e quannu mai – e nei social network si creano eventi div poco macabvi, come la candidatura di Giancarlo Magalli, piccolo grande uomo, passando per Gianni Morandi, ancora troppo ragazzo, sino ad arrivare alla note del Rigoletto di Riccardo Muti,

Ienesicule.it, invita i signori (e)lettori illustrissimi e sudatissimi deputati, senatori e i tre delegati regionali – ca ci sentuni diri di onorevoli – e naturalmente il poPollo Siciliano a sostenere la candidatura di Antonio Fiumefreddo, avvocato penalista, classe 1964 (cinquant’anni li ha fatti, siamo al sicuro), democratico e riformista, con disPetto scrivendo, vanta un curriculum di tutto risPetto.

Non è un ex della Ia repubblica, ma, semmai, un ex incaricato di Lombardo&Scapagnini, oggi nemico, ed ex nemico di Crocetta&Lumia, oggi incaricato.

Legatosi a tutti (o quasi) e slegato da nessuno… perfetto per la presidenza.

La sua esperienza e la sua storia, sono al passo con i tempi: rottamazione,  rinnovamento, saggezza. Soffre di una certa idiosincrasia verso gli schieramenti che sono all’opposizione.

Uomo integerrimo, e di maggioranza, è uno che vuole solo lavorare. Più che un politico, s’è messo a disposizione della politica, con coerenza e intuizione e colpi di genio… ricevuto un incarico, un attimo prima che cambiasse il vento, Fiumefreddo sbatteva la porta e cambiava casacca, pardon compiva una scelta diversa. Mai un tono livoroso, o dichiarazioni al vetriolo… solo ciclostilati. Del resto la sua sensibilità artistica – già sovraintendente del Teatro Bellini –  è nota a Catania.

Perfetto per il ri-lancio della cultura e del recupero del patrimonio artistico, volano del bel paese.

Entrato, con una sorta di “colpo di teatro” e un assessorato, a far parte del “cerchio magico” di Rosario Crocetta, e messo al vertice di “Sicilia Immobiliare”, è stato determinante per aver messo in luce scandali che – dopo la denuncia in procura del Presidente della Regione – faranno ballare la samba a molti (?). E pronto, quindi, per presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura, prerogativa del Capo dello Stato.   

Nel frattempo, sempre per volontà di Saro, s’è accomodato alla presidenza della “Riscossione Sicilia”.

Sia ben chiaro che, con un Parlamento così geograficamente composto, il rischio è – secondo profetica casistica – che salga al Colle Giuliano Amato, sempiterno “tappabuchi” della storia repubblicana, oggi alla Corte Costituzionale… se si dovesse eleggere Amato al Quirinale vacante resterebbe il posto alla Suprema Corte… e già lo vediamo il nuovo incarico del Signor Giudice Antonio Fiumefreddo.


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