Politica annunciata del “cambiamento” e fatti visibili della “conservazione”: il caso “auto blu grillina” a Sigonella


Pubblicato il 28 Marzo 2013

Tre interventi su quanto accaduto l’altro giorno nella base in cui lo stato italiano conta quanto il due di mazze quando la briscola è a coppe….Ecco in serie i tre interventi… 

L’ultima dei “grillini”: Chi di auto blu colpisce, con l’auto blu finisce

Tempi tristi, drammatici, questi nostri. Meno male che la cupa quotidianità viene allietata dai “sollazzatori”.Prima, la donna che sdogana “il fascismo della prima ora”, l’uomo che dorme sugli scanni di “Camera e Senato” – che furono di Matteotti -, poi, parte la caccia ai “troll”, novelle prede delle savane internaute. Ora, l’auto blu sgommazzante.Incredulità e sconcerto, ieri ( 27 marzo) davanti ai cancelli della mega base militare di Sigonella ( delle forze armate americane). Luogo di incontro tra il console degli Stati Uniti e due rappresentanti della Regione Sicilia: il vicepresidente dell’Ars ( grillino) e il responsabile ( grillino) della Commissione Ambiente.Il movente, certamente nobile, riguarda l’installazione dei giganteschi MUOS a Niscemi da parte degli S.U.Già di per se strano che per inoltrare un “messaggio di pace” l’incontro si svolga in territorio militare, ove, tra gli altri armamentari, si depositano i famigerati drone, quelli che ora, in tempi di Pasqua, portano gli “auguri” in giro per il mondo.I lor nuovi signori rappresentanti l’Istituzione – che formalmente si oppone ai Mous – arrivano assisi in grande auto blu, proveniente da Palermo, fornita di autista e lampeggiante montato.Lo sgomento è stato grande tra i giornalisti presenti.Ma, come, proprio loro, i “grillini” ? Che, fin dal primo giorno dell’insediamento nell’aula regionale, hanno platealmente confermato il loro grido di battaglia: mai più auto blu!Certo la Base si trova in piena piana di Catania, distante 15 Km dalla città, però, nei tanti pluridecennali eventi pubblici consumatosi davanti al luogo, richiedenti la trasformazione del sito in luogo di Pace, mai si erano visti cittadini “manifestanti”, portatori del ramoscello d’ulivo, arrivare con l’auto blu.………I tempi sono proprio cambiati.

Domenico Stimolo

AUTO BLU: LICANDRO (PDCI) SU VENTURINO, UNA SEDICENTE ANTICASTA CHE SI FA CASTA. NON FACCIA L’IPOCRITA“Chiediamo a Venturino, che rappresenta un’alta carica di non essere ipocrita. Il punto non è l’uso di una macchina di servizio (sommessamente gli ricordo che non è un problema di colore), ma del fatto che lui si trova in quel posto per aver condotto una campagna elettorale all’insegna del disprezzo di ciò che lui sta facendo legittimam”.Lo ha detto Orazio Licandro, della segreteria nazionale dei Comunisti italiani, commentando l’impiego di una vettura con lampeggiante da Palermo a Sigonella da parte del vicepresidente dell’Ars, Antonio Venturino, esponente del Movimento Cinque Stelle, che ha motivato l’episodio con il fatto che non possiede una macchina.”L’auto usata da Venturino per legittime funzioni istituzionali – ha aggiunto Licandro – è quella che si dice volgarmente un’auto blu: un’auto che costa alla collettività. Venturino la usi legittimamente, ma non faccia l’ipocrita perché altrimenti siamo dinanzi a una sedicente anticasta che si fa casta”.

E uno stralcio da un articolo di Mario Barresi su lasicilia.it:“…Il vicepresidente Venturino non può dire al cronista “questa non è un’auto blu, ma di servizio, chiamiamola un’auto aziendale dell’azienda Ars”; è una mancanza di rispetto all’intelligenza umana. Se un’auto è blu, è blu. Anche per i grillini. I giornalisti, come pensa il suo leader Beppe Grillo, saranno pure delle merdacce. Ma non hanno l’anello al naso. Così come non ce l’hanno i cittadini.”

 


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