da bacheca facebook di J Torrisi:
“ll NO ha stravinto. Certo, dopo mesi di insulti reciproci, di accuse e di scontri da stadio (specie da parte di “dirigenti” del mio partito, specie a Catania) la tentazione di gridare un sonoro “CIAONE” c’é ed é forte. Ma io non sono mai stato legato a questa cultura politica. Adesso bisogna aprire una discussione seria su cosa fare, tutti insieme , vincitori e vinti. Non ho strumenti per azzardare un’analisi nazionale ma per la mia provincia si: da mesi ( da quella pagliacciata di festa nazionale piena di soldati e povera di entusiasmo) dico che la situazione del Partito Democratico catanese é un disastro.
Il consenso non si impone con le parate ma si conquista con umiltà. Questo é un partito silente in cui non ci si riunisce e non si parla , quando ho provato sono stato censurato. Adesso? Adesso tutti quei dirigenti che sostenevano andasse tutto bene dovrebbero avere il buon gusto di dimettersi dato che il risultato di Catania é un primato nazionale, il NO a 70%. Adesso tutti quegli istituzionali che promettevano lacrime e sangue contro i sostenitori del NO, dovrebbero prendere atto che l’esito impone una riflessione e non certo l’epurazione in cui alcuni di loro speravano (anche perché, stando al ragionamento dovrebbero essere loro gli epurati).
Confesso di non essere ottimista, nei primi commenti che leggo c’é un giudizio negativo verso l’elettorato. Leggo che “nella gente prevale la paura sulla voglia di cambiare” amici cari, partiamo da un punto: l’elettorato NON SI GIUDICA, é l’elettorato giudicare il nostro (vostro) operato. Questo voto sancisce un fallimento : quello del messaggio politico di questa parte del PD a cui tanti si sono recentemente aggregati nella speranza di cavalcare un onda. Insomma avete fallito. Fortunatamente questa “minoranza ” del NO, a differenza di Renzi e dei suoi, non ha mai chiesto la testa dei vinti quindi andiamo avanti, però sé quelle teste tanto tronfie le abbassaste ogni tanto non sarebbe male….”
Paolino Mangano “Giusto. Aprire una nuova fase nel rispetto di tutte le regole fondanti del Partito Democratico. Jacopo essendo tu vice-segretario del PD di Catania comincia a dare l’esempio presentando le tue dimissioni. Vedremo se gli altri seguiranno.”
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