Politica Catania, sesta Municipalità senza servizi: dopo la denuncia del M5s, l’amministrazione corre ai ripari. Cambierà qualcosa?


Pubblicato il 08 Luglio 2020

Catania, 8 luglio 2020 – Oggi si è tenuta la seduta straordinaria e urgente del Consiglio comunale chiesta dal gruppo consiliare del M5s (primo firmatario Graziano Bonaccorsi) e sottoscritta anche da alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, per affrontare i gravi problemi della carenza di servizi nella sesta municipalità.

“Il dibattito ha fatto emergere l’incapacità dell’amministrazione nel gestire le criticità che, per mesi, abbiamo riscontrato e discusso in tutte le opportune sedi. Forse qualcosa cambierà, si spera” dice Bonaccorsi.

“Una piccola vittoria – precisa – sapere che ventiquattro ore prima del Consiglio viene emanato un ordine di servizio per mandare quattro dipendenti: un numero esiguo, data la grandezza della circoscrizione, che conta quasi 90mila abitanti. Per adesso dobbiamo soltanto aspettare e capire se questi dipendenti vivono condizioni di salute e lavorative ottimali, mi auguro di si, altrimenti il mese prossimo si correrà il rischio di una nuova paralisi della municipalità.”

“Il consiglio di oggi – aggiunge il consigliere di municipalità Francesco Valenti – rappresenta l’ultima speranza. Con rammarico constato che abbiamo dovuto convocare una seduta urgente, ma l’unione tra maggioranza e opposizione è certamente un dato positivo.”

“C’è un nuovo regolamento sul decentramento, che appare mutilato: le municipalità non hanno ancora servizi, personale e fondi. L’amministrazione ha descritto una situazione della sesta municipalità lontana dalla realtà. Tra l’altro ha detto che è stata dotata di plexigas e che il teatro è stato sgomberato. Falso: c’è solo una colonnina (che è stata donata) e il locale è pieno di mobilia. Il trasferimento di quattro dipendenti (sul portale ne risultano solamente due) difficilmente risolverà i problemi, non basteranno per sopperire alla carenza di personale anche perché tra poco alcuni andranno in pensione. E poi, hanno le qualifiche idonee per le esigenze del municipio?” dice Valenti.  

“Dubito che riusciremo ad aprire le Biblioteche di San Giorgio e di Porte di Catania, dove c’era anche un punto anagrafe. Tenere chiuse due biblioteche e non avere adeguati impianti sportivi è una sconfitta: cultura e sport sono vie d’uscita per le realtà disagiate. Mi auguro – conclude – che l’amministrazione si rimbocchi le maniche e riorganizzi il personale, ora dislocato senza criterio logico: ci sono alcune municipalità con esubero di personale di fasce C e altre, enormi, in cui c’è una totale carenza.”

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