di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
POLITICA COMUNALE, CATANIA: ARRIVA DALLO SRI LANKA AMAL THISSERA. E’ IL CONSIGLIERE AGGIUNTO!
Pubblicato il 24 Novembre 2014
di Marco Pitrella
Amal Thissera, 31 anni, originario dello Sri Lanka, da 15 anni in Italia, da ieri è consigliere aggiunto al comune di Catania, eletto nella lista “Uniti si vince”.
Circa un mese fa, tutte le comunità di migranti presenti in città hanno scelto il loro candidato attraverso le primarie. La lista di Thissera nel corso della campagna elettorale ha incassato l’appoggio di altre comunità, in particolare di quella eritrea: “qui siamo una piccola minoranza – spiega Arefayne Beraki, portavoce dei migranti eritrei – e abbiamo deciso, sin da subito di sostenere questa lista perché il fatto che sei comunità abbiano scelto il loro candidato è stato per noi un segno di democrazia.”
Il neo eletto Amal Thissera, racconta delle sue aspettative e del suo impegno.
Quale contributo può dare lei alla città?
“Io penso che dobbiamo creare un ponte fra noi e gli italiani e quindi, fra extra-comunitari e lo Stato. Affinché questo ponte si realizzi, il nostro contributo sarà fondamentale.”
La campagna elettorale per l’elezione del consigliere aggiunto ha visto concorrere quattro liste. Quanto è stata competitiva?
“E’ stata parecchio competitiva, noi abbiamo presentato i nostri dieci punti del programma agli elettori, presentandoci con umiltà. Alla fine abbiamo avuto ragione.”
Non c’è una legge che disciplina il ruolo del consigliere aggiunto, non c’è il rischio che sia stata solo una trovata pubblicitaria?
“Dobbiamo vedere cosa possiamo fare. Ancora è presto per dirlo. Dopo tanti anni di richieste e rivendicazioni, è stata aperta una piccola porta. Noi faremo la nostra parte.”
Il momento più bello della campagna elettorale…
“Abbiamo lavorato giorno e notte, mi manca anche la voce perché ieri abbiamo fatto festa tutta la notte. Siamo stati una squadra che si è impegnata al massimo- ho perso 4 chili – ma ne è valsa la pena. In tutti gli otto seggi abbiamo vinto. Sono davvero felice e non posso fare a meno di dedicare la vittoria a tutti gli extracomunitari.”
Adesso la sfida è non sconfinare nella demagogia. Anche se, però…
“Sfioriamo la demagogia, quando parliamo del regolamento realizzato male dall’amministrazione Stancanelli – dice Emanuel Sammartino, responsabile dell’ufficio immigrati della CGIL- male perché molta confusione ha creato sulle modalità di voto. I difetti potevano essere corretti se si fosse istituita nei mesi precedenti la consulta dei migranti, che di certo avrebbe svolto la funzione di catalizzatore e informatore e poi indire le elezioni”
Su una platea di 8.000 aventi diritto, solo in 2400 si sono recati negli otto seggi ripartiti in altrettante municipalità… un po’ pochini, a dire il vero: “la mancata istituzione della consulta, appunto, e la disorganizzazione nella consegna delle tessere elettorali da parte del comune sono state, probabilmente, alla base dell’astensionismo – prosegue Sammartino – attivarsi in tal senso, deve essere il primo compito che, secondo noi, dovrà assumere il neo eletto.”
Ma non è che Bianco, il sindaco, aveva necessità di un virgolettato in più per iniziare il periodo natalizio in bellezza?
“Non lo so”, conclude.
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