di Iena diva futura l’avventura dell’amore
Benanti, il direttore di Ienesicule detto il peggiore, ghiotto di salumi è ingordo del potere di Berretta l’onorevole, ex sottosegretario e che voleva fare il sinTaco e furono pidati. Il baratto tra i due prevede Benanti, capo ufficio bagno del gabinetto di Berretta… in cambio guerra a Enzo IV. Dopo Bud&Terence, Boldi&DeSica e Stanlio&Ollio arrivano Benanti&Berretta, B&B il bed&breakfast del PD. Il deputato vuol riprendersi il trono usurpato… ecco perché cotanta opposizione di panna… a volte maldestra, a volte a lesta, oppure a destra, ma così a destra, che pare più a destra di Enzo IV.
“Ho sempre desiderato sostituire la redazione con un bagno – mi ha confidato il peggiore, con l’ arancino in mano – gli articoli sono molto più organici se concepiti seduti su un cesame.”
Chi se ne frega se Giuseppe l’onorevole non è più sottosegretario all’ingiusta giustizia. Se anche le femmine fanno la cacca, tanto gli impiegati, quanto gli esodati e pure i deputati avranno un gabinetto, di classe certo e anche di lotta e “Niccolò chiudi a potta” la parola d’ordine per gli iniziati della corrente dei Berrettiani – detti i Berretti – a cui Benanti ha garantito l’accanimento terapeutico contro Enzo IV, il sindaco di una città spenta da miseria, nobiltà ed eutanasia.
Nota-bene-Bartolo, questi i Berretti: il consigliere Niccolò che guida, con un pelo di tristezza, l’eterna sconfitta del carro di buoi… Luca Spataro, vabbè quello è sistemato al Ministero e infine c’è Daniele Sorelli, un amico e un compagno. Adesso anche Benanti la testa d’ariete per Palazzo degli elefanti.
Che volgavità! Chi si credono di essere questi Berretti… un console o un vice-sindaco?
“Chissà quanto è trafficato il gabinetto di un deputato”, ha detto entusiasta il direttore, con la cipollina in bocca.
Il silenzio, nel giornalettIsmo è assenso, assenzio o una stupefacente marchetta al nuovo alleato di Benanti che all’anagrafe fa Giuseppe… Il peggiore, un tempo biondo e oggi brizzolato… grigio per vecchiaia e Bianco come un diavolo per Berretta, gioca di tattica e strategia.
Per chi gira, vota e furria, tribunale-tribunale – come fa Benanti – il passo verso la politica a volte è un colpo magistrAle.
Certo al direttore, in quanto peggiore, la sua fame lo precede… pare, si dice e si mormora chepossa fare il salto dell’orso – vista la stazza – e pattarsi con Enzo IV. In quel caso salterebbero il banco e il capo ufficio stampa Giuseppe Lazzaro Danzuso, Francesco Marano permettendo.
“Benanti lavora per Berretta? – si chiede stupito Giovanni che sorseggia il Nero d’Avola – e io credevo che Giuseppe fosse un (e)lettore, fan e reporter del gazzettino ufficiale antimaffffia catanese dove trovano spazio i mostri in prima pagina, le spremute di Lumia, le preghiere e il santo Rosario…” e le trattaDive lassative risponderebbe Marco, il capo ufficio bagno.
Ps: Caro direttore io non posso seguirti… al gabinetto non c’è spazio per tutti e due.
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