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Politica dello Stivale, governo Renzi: c’è posto per i siciliani? Vogliamo un B&B catanese, Bianco&Burtone!
Pubblicato il 13 Febbraio 2014
Ormai è fatta, “don Matteo” da Firenze diventerà premier. Ma dalla Trinacria sale un corale appello per una coppia di giovani assi…di iena fantapolitica
C’è posto per i siciliani nel “governo smart” di Matteuccio Renzi, ormai alla porte? Già nell’esecutivo Letta ci sono stati quattro sottosegretari siculi -Miccichè, Vicari, Castiglione, Berretta- che hanno dato un forte impulso all’azione politica che ha portato al successo straordinario di “padre Enrico”, detto anche il “nipote di zio Gianni”. Bene, bisogna continuare così, con elementi giovani e briosi, capaci di continuare su questa “strada vincente” anche con il nuovo governo in arrivo.
E chi meglio di Enzo Bianco da Aidone e Giovanni Burtone da Militello? Non sarebbero una “coppia assi” in un “governo smart” come quello di Matteuccio?
Ma dove metterli? Enzo Bianco è l’indimenticabile e indimenticato Ministro degli Interni del già governo D’Alema, una performance rimasta negli annali della Storia Patria (vedi alla voce braccialetto elettronico e organizzazione dei seggi elettorali). Un curriculum di assoluto valore. Un incarico raggiunto lasciando -con molto travaglio- la “sua” città, che lo aveva lanciato sul grande schermo della politica nazionale.
E che dire di Giovanni Burtone, medico cardiologo, già consigliere comunale a Militello in Val di Catania, nel paese di Pippo Baudo? Con un curriculum anche lui di tutto rispetto (dalla Dc di Rino Nicolosi alla “Dc” di Matteo Renzi) perchè non dare a Giovanni quel che è di Giovanni, cioè un bel Ministero della Salute? Del resto, una volta salvò la vita a Pierluigi Castagnetti!
E gli altri siciliani? Che fine faranno? Si dice Berretta, il “Lord di Catania”, stia già preparando le valigie per tornare ad animare “Io Cambio Catania”, “lasciando” Anna Maria Cancellieri. Parrebbe, invece, che il “Lord di Bronte” Giuseppe Castiglione possa tornare ad occuparsi di una delle sue passioni: “l’oro verde”.
Ma queste sono solo indiscrezioni e/o nostri auguri per la Trinacria. Ma, in realtà, Renzi per marcare la differenza con Letta avrebbe bisogno di “uomini di peso” (in tutti i sensi): e chi meglio di Luigi Bosco potrebbe incarnare meglio questo ruolo, sedendosi sulla poltrona di Ministro delle Infrastrutture?
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