Retroscena dell’ “evento culinario” in On. Berretta’s palmento….di iena sotto il tavolo
Nei momenti decisivi, il Pd dà sempre il meglio di sè. Le conferme arrivano in serie. Siamo in piena crisi e dal Partito del Premier arrivano scene e comportamenti consoni alla delicatezza della fase storica. Come a Catania, dove per il primo maggio l’on. Berretta ha organizzato un evento “politico-culinario” nel suo palmento, in un comune della costa acese.
La ricorrenza del Primo Maggio era troppo importante per tutti i suoi risvolti storico-politico-sociali-culturali-economici. E così la risposta dei membri del Partito del Premier è stata all’altezza. Ottima -dicono- la salsiccia, ottimo il vino: chi ha partecipato all’evento è rimasto politicamente soddisfatto.
Indimenticabile, tra l’altro, l’esibizione canora dell’On. Berretta che, al microfono, ha impegnato le sue corde vocali in vecchie canzoni della tradizione socialista (addirittura!). A riportare il clima “surriscaldato” all’indispensabile moderazione governativa, pare sia arrivato un “collettivo invito” alle paste. Del resto, in quanto a pastette, i democratici italiani non hanno da invidiare niente a nessuno.
Da Annales è stata poi la prova musicale del giovane Pagliaresi, dirigente dei “giovani democratici”. Molto apprezzato. Sa suonare. Come sempre apprezzato dalle donne è apparso il dirigente politico Luca Spataro. Sempre smagliante nella sua immagine.
Ma, purtroppo, proprio nel momento di maggiore tensione politico-culturale della giornata, quando la riflessione sui destini dell’umanità si legava ai commenti sulla qualità dell’ offerta culinaria, è arrivato il momento del “dibbattito”: attorno al vicesegretario provinciale Jacopo Torrisi -si racconta- si sono radunati addirittura militanti, apparsi critici (?). Su questioni politiche. Parrebbe anche sul “capolavoro politico” realizzato per la candidatura a sindaco di Motta S. Anastasia, che tanto apprezzamento ha destato nella base.
E Torrisi cosa avrebbe risposto? Sembrerebbe che -in modo moderato- gliela “avrebbe scaricata” (la responsabilità politica, naturalmente) al segretario provinciale. Non senza dimenticare -si racconta- che lui voleva fare il segretario. Ma simili ingiustizie, che colpiscono l’ “anima mundi”, prima o poi saranno riscattate.
Al termine, apprezzamenti generali per le salsicce e il vino: il futuro democratico di questo paese è assicurato.
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