Politica& Democratici all’italiana, comizio di Salvini ad Aci Castello(Ct): c’è chi lo vuole impedire in nome dell’antifascismo. Con una condotta da fascisti

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Riportiamo gli ultimi comunicati sulla vicenda del comizio del 20 aprile, dando voce a tutti, come sempre, anche a chi si comporta da fascista contro il  “fascista Salvini”.

Insomma, siamo al solito clima: come a Sigonella, dove gli americani ti fanno l’analisi delle tue posizioni sulla politica estera altrimenti ti cacciano dal lavoro (con il contributo degli “amici italiani”),

come in tanti altri posti di questa sedicente “democrazia antifascista” dominata dalla peggiore borghesia d’Occidente, quella che sta sotto le bandiere del centrosinistra (con annessi “sinistri” assortiti).

A chi scrive Salvini e tutto il resto di questo sistema pseudodemocratico fa semplicemente ridere.

Buon proseguimento, e mi raccomando sempre “Je suis Charlie”, democratici da strapazzo che siete. (iena marco benanti).

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Il comizio di Matteo Salvini, previsto per giorno 20 alle 19 in piazza ad Aci Castello, è stato spostato all’hotel Sheraton per paura di contestazioni.  

 Ieri in serata è giunta la notizia che il comizio che avrebbe dovuto fare Matteo Salvini è stato spostato in un hotel privato, allo Sheraton di Aci Castello.

“E’ una vittoria per noi!” – dichiara la rete “Mai Con SAlvini” – “abbiamo dimostrato che Matteo Salvini qui non è il benvenuto. 

Non è il benvenuto chi viene a propagandare le sue idee reazionarie, razziste, fasciste e sessiste.  Un politico bugiardo, che pur di avere i voti del Sud dimentica i decenni di insulti ai meridionali: per questo da settimane organizziamo la contestazione per giorno 20, per opporci a ci viene qui solo a chiedere voti.

Crediamo che questa sia una vittoria importantissima e di cui essere orgogliosi: Salvini è costretto a pagare un hotel privato per potere parlare, perchè le piazze e le strade, tutto il popolo siciliano, non lo vuole e lo respinge. Lo abbiamo costretto ad affittarsi una sala congressi, per la paura di essere contestato. Ha bisogno di nascondersi dai manifestanti per potere fare il suo comizio elettorale: ne siamo orgogliosi!” 

Continuano gli organizzatori: “Stamattina, alle 7 di mattina, le case di alcuni organizzatori sono state perquisite da cima a fondo per motivi di “prevenzione.”, nonostante fosse già pubblica la notizia dello spostamento del comizio. L’ennesimo atto di forza verso chi vuole manifestare il proprio dissenso: nonostante le perquisizioni però siamo felici ed orgogliosi di questa vittoria, del fatto che Matteo Salvini non possa stare nelle nostre piazze e nelle nostre strade. Ha vinto l’orgoglio terrone, e nessuna perquisizione, fatta giusto per intimorire, potrà annebbiare questa vittoria!”

Entro la giornata di oggi la rete “Mai con Salvini” deciderà se e come modificare la manifestazione indetta per giorno 20 aprile ad Aci Castello, alla luce del cambiamento del luogo del comizio. 

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“Finché sorgeranno comitati come quello denominato “Mai con Salvini”, la nostra meravigliosa Isola non potrà mai tornare ai suoi antichi splendori”. A parlare è Fabio Cantarella, vicesindaco di Mascalucia, responsabile per la comunicazione di Noi con Salvini, e soprattutto uno che a fianco di Matteo Salvini e Angelo Attaguile ci ha messo la faccia dal primo momento.

“Gente -aggiunge l’avv. Fabio Cantarella-, per fortuna solo poche decine, che manifesta non perché crede in qualcosa ma solo per ostacolare qualcuno “reo”, a differenza loro,  di avere delle idee e di credere in alcuni principi. E’ questa la faccia della Sicilia che dobbiamo al più presto cancellare, sacche di siciliani che hanno fatto soltanto il male della nostra terra, che per esempio incitano a radunarsi contro Salvini che la Sicilia non l’ha mai amministrata e magari non scendono in piazza contro chi la nostra Isola l’amministra da decenni e l’ha ridotta nelle condizioni che ben conosciamo. Sì –accusa il vicesindaco di Mascalucia- perché il comitato “Mai con Salvini” dimentica, non so se in mala o in buona fede, che se la Sicilia da tempo vive attraversa momenti difficilissimi la colpa è solo di tutti quei politici siciliani che una volta eletti e giunti a Roma, a Bruxelles o anche a Palermo, hanno poi smarrito tutto quell’amore che in campagna elettorale dicevano di sentire per la Sicilia e hanno iniziato a coltivare solo ed esclusivamente i propri interessi e quelli degli amici loro”.

Fabio Cantarella si sofferma anche sulla decisione di spostare la manifestazione dalla piazza allo Sheraton adottata dal segretario nazionale Angelo Attaguile dopo essersi sentito con Matteo Salvini: “non mi aspettavo, specie alla luce di quanto è accaduto a Napoli nei giorni scorsi, che ad Aci Castello venisse autorizzata la contromanifestazione di comitati e centri sociali. A Napoli, la “pacifica” manifestazione autorizzata contro di noi improvvisamente si è trasformata in violenta. Non potrò mai dimenticare le donne e i bambini che si rifugiavano nei negozi per sfuggire agli scontri, i cassonetti bruciati, i tavoli dei bar distrutti, alcuni “pacifici” manifestanti che lanciavano biglie di vetro con le fionde contro le vetrine e gli agenti, col risultato di oltre trenta agenti feriti. Ricordo – racconta Fabio Cantarella- che avevamo appena comprato un panino e l’abbiamo dovuto buttare nel cestino così com’era per correre oltre la barriera creata dalle forze dell’ordine perché i manifestanti ci hanno accerchiati, l’aria era irrespirabile tra petardi, bombe carta, fumogeni e lacrimogeni. I passanti terrorizzati. Ecco perché penso che chi ha autorizzato le contromanifestazioni di Aci Castello, a mio personale parere non ha tenuto in debita considerazione tutto questo.  La libertà di manifestare il proprio pensiero è sacrosanta, ma qui qualcuno manifesta per impedire ad altri di manifestare il proprio pensiero: altrimenti il comitato “Mai con Salvini” avrebbe potuto indire la sua manifestazione in altro luogo o in un altro giorno. E allora come si fa ad autorizzarli a contro manifestare in una piazza dove già da tempo noi avevamo organizzato il nostro evento con l’intenzione di portare anche donne e bambini? Non so spiegarmi il motivo, però una cosa è certa: a Napoli alla fine il messaggio politico di Matteo Salvini, che è anche il nostro messaggio, è passato in secondo piano mentre le prime pagine dei giornali e le aperture dei tg sono andate tutte agli scontri tra contromanifestanti e polizia. Il risultato, di fatto, è incontestabile: loro in poche decine hanno impedito a noi che eravamo in migliaia di veicolare il nostro pensiero”.

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Comizio di Matteo Salvini: nonostante azioni repressive e cambio location non si fermano le proteste.

La rete Mai con Salvini, riunita in un’assemblea provinciale, ieri ha confermato le intenzioni iniziali.

“L’avevamo detto e lo faremo, ci riprendiamo le strade e le piazze sottratte con “orgoglio terrone” a Salvini e a chi tradisce la nostra terra per fare carriera
Così esordiscono le dichiarazioni della rete Mai con Salvini all’indomani della notizia dello spostamento del comizio dalla piazza centrale di Aci Castello, ad un luogo chiuso e sicuro quale la sala conferenze del hotel Sheraton.

“Salvini e Attaguile hanno ben percepito il mal contento diffuso in tutta la provincia di Catania, ed anche il Sindaco di Acicastello, Filippo Drago, sa bene che la sua scelta di sposare il progetto della lega non è ben vista dalla maggior parte dei suoi iniziali elettori” continuano.
Per quanto riguarda la scelta poi dello Sheraton come luogo sicuro da contestazioni, la rete Mai con Salvini, non fa sconti:“Sheraton? Non è poi così lontano. Siamo pronti a raggiungerlo per continuare a far sentire la pressione. Chi appoggia il leader del Carroccio deve sapere che è e sarà tacciato come traditore della nostra amata Sicilia e che non ci sarà buco su quest’isola in cui non sarà contestato.”
Così, nonostante cambi di location e pressioni da parte della polizia, viene confermata la manifestazione di Mai con Salvini per giorno 20 aprile, che continua a rilanciare a gran voce al concentramento a piazza Micale, per il quale sono previsti persino dei pullman da Catania.

 

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Redazione Iene Siciliane

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