Politica e Antimafia, Giarrusso (M5s): “Lo Bello a cena con Ciancio. Accompagnato dalla scorta”. Replica dell’esponente confindustriale: “una cosa surreale”


Pubblicato il 21 Febbraio 2014

Ma guarda guarda cosa scopre e scrive l’esponente del movimento di Grillo….a cura di iena mafiosa marco benanti

Interrogazione urgente con risposta scritta al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno dal senatore del M5S Mario Giarrusso (nella foto in alto). Di cosa si tratta?

Nell’atto(pubblicato sul suo profilo facebook) il parlamentare prende spunto da una presunta cena, presenti, fra gli altri, l’attuale vice presidente di Confindustria Ivan Lo Bello e l’editore Mario Ciancio sotto indagine per concorso esterno in associazione mafiosa.

Ivan Lo Bello ha replicato: “se sono stato o non sono stato sono cose private in ogni caso, io non vado a cena con nessuno”. E ha concluso: “mi sembra una cosa abbastanza surreale”.

Ma cosa dice il senatore del movimentocinquestelle?

“È stato a suo tempo assegnato – scrive Giarrusso – un servizio di tutela e di scorta all’avvocato Ivanohe Lo Bello, già presidente di Confindustria Sicilia a seguito di una sua presunta condizione di pericolo;

Che tale servizio di scorta impegna personale delle forze dell’ordine e utilizza una vettura blindata; che il detto Lo Bello, unitamente alla sua famiglia, nella serata di sabato 1 febbraio 2014, accompagnato dal servizio di scorta e usando la vettura blindata, si recava nel ristorante ubicato in San Giovanni La Punta (Catania) per partecipare ad una cena insieme, tra gli altri, – c’e’ scritto nel profilo di Giarrusso – all’attrice Monica Guerritore e all’imprenditore Mario Ciancio Sanfilippo, quest’ultimo al momento dei fatti qui esposti sottoposto a indagine dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania per i reati di cui agli articoli 110 e 416bis del Cp, ovvero concorso esterno in associazione mafiosa e per il reato di turbativa d’asta aggravato dalle previsioni dell’articolo 7, ovvero dell’intimidazione mafiosa”.

“Tutte condizioni ben note a Lo Bello in quanto esse hanno avuto ampio risalto sui maggiori organi di informazione e sono state oggetto di polemiche giornalistiche che hanno coinvolto anche Confindustria per la mancata adozione di provvedimenti verso le imprese di Ciancio nonostante l’indagine per mafia” è scritto nel profilo facebook del senatore di M5S .

“Ciò premesso -scrive Giarrusso- si interroga il signor Presidente del Consiglio e il signor Ministro dell’Interno per sapere:

“se si può consentire che personale e mezzi delle forze di polizia vengano utilizzati per scortare una persona che si reca a cenare con un soggetto indagato per concorso esterno in associazione mafiosa; se ritiene consono l’uso del servizio di scorta da parte del Lo Bello, tenuto conto che tale servizio di tutela è pagato dai contribuenti e deve servire unicamente a tutelare soggetti in grave condizione di pericolo e che di certo non è uno status symbol, e non può in alcun modo essere usato per farsi accompagnare in frequentazioni che non sono in alcun modo compatibili con l’asserito impegno antimafia che sarebbe alla base della presunta condizione di pericolo che ha determinato ‘assegnazione della scorta”.

“Se, alla luce di tutto ciò, – come riportato nel profilo facebook di Giarrusso – il servizio di scorta a Lo Bello non debba essere urgentemente revocato, assegnando uomini e mezzi a soggetti che effettivamente versano in condizioni di reale pericolo e non frequentano indagati per fatti di mafia”.


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