Politica e informazione all’italiana, Crocetta (Partito Democratico): “a voi delle ‘iene’ non rispondo”


Pubblicato il 07 Settembre 2012

Performance da politico italiano del candidato Pd alla Presidenza della Regione. Durante un incontro, organizzato da una fondazione. E i rappresentanti della Cgil? Tutti lì a titolo personale!

di iena politica, Marco Benanti

“A voi delle ‘iene’ non rispondo”: così parlò Rosario Crocetta, stasera, alla fine dell’incontro organizzato dalla fondazione “Giovanni Amato”, sui temi della sanità e dei servizi socioassistenziali, in un albergo del centro, a Catania. Un Crocetta nervoso, già al suo arrivo (almeno un’ora dopo rispetto all’orario previsto, come già fatto in altre occasioni) che ci accusa -se abbiamo capito bene, visto il tono concitato e scomposto dei suoi gesti- di presunte “deformazioni” del suo pensiero. Noi, da parte nostra, mettiamo a disposizione, dell’on. Crocetta registrazioni e documenti. Magari ci spiega, un giorno quando interromperà questo “sciopero della parola” contro di noi -dal sapore “berlusconiano” o “dalemiano” – quanto vuole dire, così per intendere. Capire.

Stasera, avremmo voluto rivolgergli alcune domande, magari sulle staminali, sui malati gravi e le loro famiglie a cui sono negate le cure, come confermato dal “no” del Tar di Brescia di qualche giorno fa. Ma niente da fare. Crocetta, “spalleggiato” da Concetta Raia (nella foto) ha detto “nient”. Pardon, “no”. Tutto questo dopo una breve parentesi polemica rivolta noi, nel corso del suo intervento sulla sanità e la “rivoluzione della dignità” che vi vuole apportare. Che ci volete fare: ‘sti politici sono così, presi da loro, dal loro “ego” e “guai” a fare domande o esprimere un “pensiero critico”: in realtà, preferiscono un microfono e un “portamicrofono” chiamato “giornalista”, dove dire tutto e il contrario di tutto.

Ma stasera chi c’era all’incontro della “fondazione Amato”. Un pezzo di Cgil, dal segretario Angelo Villari, ai rappresentanti di categoria Gaetano Agliozzo (funzione pubblica Cgil), che è intervenuto,

Giacomo Rota (Filt). C’era Gaetano Algozzino della funzione pubblica Cgil. Ma tutti a titolo di preferenza personale riteniamo- come ha spiegato qualche tempo fa la Cgil, ufficialmente. C’era anche Gianni Villari, “papabile” nelle liste “crocettiane”. Poi, in prima fila, il tesoriere Pd Tino Lipara e Giuseppe Berretta, parlamentare democratico. Accanto a loro il vicequestore Antonio Malafarina, candidato di Crocetta, presentato la settimana scorsa a Catania in occasione dell’apertura del comitato elettorale.

In sala poi Giuseppe Giansiracusa (Lega coop) che è intervenuto. Ha parlato anche Troiano Fiorentino della Cgil medici, membro del cda della fondazione. Insomma, una platea democratica.Al cronista, sotto voce, qualcuno di area Cgil ha spiegato che “sì, certo c’è un certo interesse per Crocetta, sa -non dica il mio nome- come vanno certe cose…” .

E che ha detto Crocetta? Ha parlato di una sanità da rivedere all’insegna di competenza, giustizia ed eguaglianza sociale nel trattare poveri e ricchi. Poi, niente nomine assessoriali, competenza prima di tutto per i primari. Un sistema da rivedere? Certo, peccato che il suo partito, il Pd, non è estraneo al sistema dominante nella sanità siciliana. Ma tant’è.

Concludiamo con un invito al candidato democratico: la prossima volta, ci mandi una lista di domande (con annessi giornalisti magari) “gradite” e “graditi”. Facciamo così. In nome della “rivoluzione”, ovviamente.


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