Presa di posizione di una delle pochissime voci di dissenso di una città “normalizzata”, dove il “nuovo che avanza” sembra progettare una realtà senza critica….a cura di iena di strada
“Debole con i poteri forti, forte contro i piu’ deboli. No al Sindaco Sceriffo.In una terra dove una persona su quattro vive in stato di povertà, nella città con i tassi tra i più alti di dispersione scolastica, dove manca ogni servizio sociale, nella Catania dove si chiudono gli ospedali e le scuole mentre si aprono le caserme, il neosindaco Enzo Bianco decide, come prima misura, il “pugno di ferro” in centro storico contro chi vive più di altri la crisi: più polizia, più repressione. Esce di nuovo allo scoperto il “Bianco” Ministro dell’Interno durante la repressione violenta della polizia contro le/i manifestanti del movimento no global al G7 di Napoli nel 2000 e che ha preparato le misure repressive di Genova 2001. Catania ha bisogno di scuole, servizi sociali, luoghi di aggregazione gratuiti, interventi contro la povertà e il disagio sociale. Vigili, polizia, carabinieri nel salotto della città e i quartieri totalmente abbandonati e lasciati al degrado senza alcun servizio sociale: questa è la città di Bianco lo sceriffo, noi vogliamo un’altra Catania!”
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