Esempio di “opzioni passionali” e senza infingimenti: il “nuovo che avanza” ha questa cultura (nella foto Anna Finocchiaro, Giuseppe Berretta, Luca Spataro Pd)…di iena politica Marco Benanti
Diceva Marco Aurelio, uno che la sapeva lunga sugli uomini e il mondo: “di ogni cosa cogli la sua natura”. Insomma, la sostanza, quello che E’. Ecco, scendendo, trattenendo il respiro, dall’Olimpo di uomini come Marco Aurelio alla terra –magari sconnessa e piena di buche- della “classe dirigente” italiana e siciliana, cerchiamo di vedere cosa “archittettano” questi rappresentanti della suddetta “classe”, già lanciati da tempo sulle prossime scadenze elettorali.I più “divertenti” –per la involontaria carica di satira che esprimono- sono certamente quelli del centrosinistra, eredi degli anni Novanta, ovvero del disastro sociale e del vuoto pneumatico della stagione “Berlusconi-Prodi e affini”. Anni di promesse al vento, di arretramento delle condizioni di vita per molti, di mancate riforme (quelle vere per migliorare e non per peggiorare la situazione di tanti e non di pochi), di opportunismi diffusi. Questi del centrosinistra sentono ora “aria buona”.
Una cultura profondamente italiana, abbinata ad un “berlusconismo” appena mascherato nella pratica politica e negli stili di comportamento, fatti di ricerca di facili consensi, di applausi (“più applausi più democrazia”- questa la strana equivalenza di questo mondo di flash) e di fastidio persistente per il giornalismo, quello vero.In questo quadro, non manca poi mai un tartufesco “appello alle regole” quando qualcuno fa notare contraddizioni o altro. Nel caso di Berretta, ad esempio c’è un articolo del regolamento delle primarie che vieta nella sostanza le “doppie candidature” –al Parlamento e poi alle elezioni regionali e delle città metropolitane. “Catania non è una città metropolitana”- ecco la risposta dell’esponente Piddì. Punto. Da manuale. Formalmente ineccepibile.Ma quello che viene fuori è la volontà di stare sempre alla finestra, di calcolare tutto per decidere sulle convenienze del caso e del momento. Il contrario, insomma, di ogni scelta vera, di ogni sana passione. Precisiamo: non è solo Berretta così, ci mancherebbe. C’è tutta una “classe dirigente” e un “popolo” di molto interessati “appassionati cittadini” che si muove da anni e anni in questo modo, ritagliandosi piccoli “pezzi d’interesse”. Personale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, basta vedere lo stato reale –e non mediatico-truffaldino- della Sicilia e dell’Italia. Alla prossima puntata.
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