Politica e “scialuppe”: oggi sotto il vulcano il ministro Fabrizio Barca


Pubblicato il 28 Settembre 2013

Questo è il comunicato, non si capisce niente, ma andiamo a vedere che dice…

Oggi, sabato 28 settembre, farà tappa a Catania il “Viaggio in Italia” di Fabrizio Barca (nella foto), avviato ad aprile per discutere il documento “Un partito nuovo per un nuovo governo”, arricchirlo, intersecare altre riflessioni e pratiche concrete del Partito Democratico nei territori. Il dibattito pubblico dal titolo “Politica, partecipazione, partito”, si terrà alle 10.30 al Cortile Platamone ed è organizzato dall’associazione Catania in Movimento. All’incontro, moderato da Daria Motta e Andrea Micciché di Catania in Movimento, interverranno Dario Montana dell’associazione Libera, il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta, il consigliere comunale di Motta Sant’Anastasia Danilo Festa, Michele Calabretta, ingegnere e Antonio Las Casas, ricercatore dell’Università di Catania.Durante il dibattito pubblico, l’ex Ministro per la Coesione territoriale presenterà il suo documento “Un partito nuovo per un nuovo governo”, che prende spunto da una considerazione di base: per “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” e assicurare un buon governo, è necessario che i partiti si separino dallo Stato con cui si sono in Italia perversamente affratellati, per divenire rete materiale e immateriale di mobilitazione di conoscenze e di confronto pubblico, informato, acceso, ragionevole e aperto di idee e soluzioni con cui incalzare lo Stato. Solo così lo Stato potrà rinnovarsi.La tappa catanese del “Viaggio in Italia” dell’economista rappresenta un’occasione di dibattito sullo stato della nostra democrazia e del nostro sistema partitico. Per Barca il rinnovamento della sinistra in Italia esige la nascita di un Partito Democratico radicato sul territorio che, attraverso la partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti, sia “in grado di promuovere soluzioni per l’uso efficace e giusto del pubblico denaro”.Un partito inclusivo, quello di Barca, separato dallo Stato e con una netta divisione tra quadri ed eletti (o membri del governo) e per questo capace di riconsegnare ai militanti il dibattito sulle linee di azione politica. Temi che suscitano l’interesse di Catania in Movimento, associazione nata con l’obiettivo di organizzare iniziative partecipate sui problemi concreti della città per cercare soluzioni possibili, e che conseguentemente auspica una riflessione sulla forma-partito, strumento da riformare e modernizzare, ma ancora il principale luogo dell’azione politica democratica dei cittadini italiani.

 


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