di Domenico Stimolo
Giorno sette di codesto mese tra i più dei commentatori dell’informazione destò scalpore che l’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali fosse stato convocato dal Presidente del Consiglio Renzi alle ore otto del mattino.
Come se nella normale quotidianità all’uopo da sempre in uso non fosse ovvio e scontato che di norma la giornata di lavoro per le lavoratrici e per i lavoratori non iniziasse a quell’ora, o ben prima, considerando i tempi in opera per i tanti pendolari ….o per coloro che, a soddisfazione dei loro “vizi” attuano i turni notturni. Per non dire della pratica, bizzarra o meno, delle molte trattative sindacali, che iniziate nel bello del giorno si prolungano poi fin quasi all’alba ( nel mio piccolo me ne ricordo alquanto).
Quasi, quasi, fu considerata un’operazione oraria di assoluta novità, come se il “nostro”, diversamente dagli italiani, fosse un ardito, gioviale ed innovativo mattiniero.
Ebbene, lo “scherzo” è stato abbandonatemene ricambiato.
Ben prima del sorgere del sole in centinaia di migliaia, donne, uomini e ragazzi – dopo lunghi viaggi effettuati da su e giù nel “corpo della penisola, per lo più nelle corriere – giorno 25 si sono presentati a Roma, chiamati all’erta dalla Cgil.
Poi, con la luce giornaliera bene inoltrata, sono risultati circa un milione.
Sai che, grosse grasse “risate”……. per il nostro baldo rinnovatore!
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