C’è chi non sta zitto di fronte alle ennesime esternazioni “lobelliane”, eccola la risposta…
“Mi piacerebbe che chi riveste determinati ruoli dimostrasse qualcosa in più rispetto a mere elucubrazioni intellettuali, piuttosto che esercitarsi solo nella costante attivita’ di puntare il dito contro qualcuno e qualcosa”, questo il commento del vicecapogruppo del PDL, on. Marco Falcone, aderente a Forza Italia, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente di confindindustria Ivan Lo Bello, nei confronti dell’ARS e dei condizionamenti che questa opera ai danni del presidente della regione.
“Avrei gradito che Lo Bello, aldilà delle sue affermazioni di principio, ripetute ormai da troppi anni, – ha detto Falcone – iniziasse a dire cosa fa e cosa ha prodotto per la Sicilia, soprattutto quando dalla Regione siciliana o, meglio, da quei governi da lui tanto vituperati ha ottenuto prestigiosissimi incarichi di sottogoverno”.
“Mi dispiace – ha sostenuto il parlamentare di Forza Italia – che il vicepresidente di Confindustria sia diventato solito difendere, sebbene a corrente alterna, il governo regionale e ad attaccare sistematicamente il Parlamento siciliano”.
“Qualcuno dovrebbe pur spiegare ai siciliani – ha continuato Falcone – di chi e’ la responsabilità dell’assoluto blocco della spesa comunitaria. Del governo o dell’Assemblea Regionale? Quanti sono i ddl di iniziativa governativa giunti in Parlamento ? Quante sono le norme presentate e dopo ritirate e, poi ancora, modificate da parte del governo regionale, per non andare, alla fine, comunque, in porto? Forse Lo Bello non e’ a conoscenza che la compravendita di alcuni deputati e’ una pratica molto attuata da Crocetta”.
“Mi pare, inoltre, – ha affermato Falcone – che anche Confindustria condivida la responsabilita’ politica di questo governo regionale. Ecco perché, forse, farebbe bene ad articolare un’analisi un po’ piu’ completa prima di snocciolare sentenze”.
“Se, invece, – ha concluso Falcone – il confindustriale conosce questi temi, sarebbe giusto e opportuno esimersi dall’esprimere certi giudizi non sempre aderenti alla realtà”.