Politica ed elezioni: attenti…c’è…Fratelli d’Italia a Catania

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una domenica da leoni, per la destra catanese, ieri…

di ienaserpica“Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”. Così, ricordando Ezra Pound, Ignazio la Russa conclude la convention di Fratelli D’Italia all’Aga hotel di Catania (nella foto).Una folla inaspettata (che per questo si è meritata un applauso speciale), dove non sono mancati volti noti della politica e della Catania bene, ma anche tanta gente comune, che accoglie con calore e curiosità il leader e i candidati del neo partito. Un partito nato sotto gli auspici del solstizio d’inverno, precisa l’ex ministro della difesa, il 21 dicembre 2012(giornata più corta dell’anno), ma che già dal 22 dicembre cresce sempre più, illuminato dalla luce di giornate più lunghe, dove è coraggiosa l’idea e non gli uomini, dove la passione, l’etica e la libertà trasudano con forza, superando ogni barriera.

Un neonato che ha smesso di piangere, di fare la pipì a letto ed in meno di 60 giorni ha imparato a camminare. Così, la Russa, dipinge la sua creatura, non tralasciando di rivendicare la paternità e i meriti di alcune proposte, predicate da Berlusconi, l’IMU, l’impignorabilità della prima casa, il condono sugli interessi imposti da Equitalia. Si oppone alla possibilità di un’amnistia, proponendo, invece, la costruzione di nuovi Istituti Penitenziari. Ma, la conosce, La Russa, la realtà carceraria degli ultimi anni e le difficoltà logistiche e temporali per la costruzione di nuove strutture?

Ad ogni modo: ” Liberi Onesti e Decisi”. Queste tre parole sono le vere protagoniste di tutta la mattinata e poi lui, Raffaele, il nostro sindaco, un po’ ammaccato per via di una brutta influenza che, però, non poteva non essere presente, visto che doveva vagliare direttamente il numero del suo elettorato per le prossime amministrative. E’lui stesso ad ammetterlo: “Il voto a Fratelli d’Italia a Catania e nella provincia lo interpreterò come un voto a Raffaele Stancanelli!”Inizialmente, con la platea, si scusa per non essere in forma, ma poi gli basta poco per infervorarsi ed ecco che la brutta influenza è solo un lontano ricordo. Passione per le idee, trasparenza, delusione, incazzamento per chi va a votare cinque stelle e attestazioni di stima per la presenza di figure capaci come Ignazio La Russa che, nel nuovo partito, ci ha messo la faccia, si è messo in gioco, dimostrando di essere ancora una forza, una voce nel centrodestra.Un partito, afferma Stancanelli, dove spiccano professionisti che non hanno nulla a che fare con la politica, ma che comunque hanno scelto di scendere in campo, facce nuove, ancorate alle tradizioni, che solo per la loro credibilità e non per il loro sorriso meritano di essere votati. Come il tenente colonnello dell’esercito, Sandro Pappalardo numero tre al Senato e l’avvocato Emanuele Passanisi, noto civilista catanese e numero due alla Camera. Per il suo sorriso Sandro Pappalardo potrebbe pure essere votato: semplice, conciso, in poche battute si presenta, esternando il suo amore per la divisa e per la Sicilia, i suoi valori, il suo impegno per il futuro dei giovani. Niente programmi, niente promesse e, così l’avv. Passanisi. Di sorridere non se ne parla proprio, il sosia di d’Alema e di Giannini, elegante come sempre, curatissimo nel suo look, sicuro di sé e notoriamente spacchiusu, sul podio lascia trapelare un filo di emozione. Si sa una cosa è fare politica da apprendista, stando quattro passi indietro all’amico di una vita Stancanelli, altra cosa è farla da protagonista. Tranquillo, la timidezza paga (fa sincero) e, poi, è solo una questione di tempo e di allenamento (come andare in bicicletta, magari non a Catania), per mettere a punto qualche accorgimento. Intanto, potremmo cominciare con un sorriso, alla gente piace e fa bene alla salute.Per il resto va bene: “no all’astensionismo, no a chi, con reazioni irrazionali di pancia, dice nelle piazze tutto e il contrario di tutto…l’Italia ha diritto di cambiare”. In questo, hai proprio ragione, abbiamo bisogno di coerenza e di nuove proposte.Una cosa è certa, l’affetto sincero e la riconoscenza dell’amico collega Stancanelli “c’è”, ce ne siamo accorti e ci siamo emozionati.In bocca al lupo … e basta con i nani e con i ballerini in politica. Le frecciate del Sindaco non sono mancate.Il Piano Regolatore a Catania? Non viene votato, a causa dei consiglieri comunali che fanno i ballerini. Ci sembra giusto, gli hai tagliato le indennità del 30% e loro, per arrotondare, tentano di partecipare a “Ballando sotto le stelle” e chissà che non arrivino primi.Che dire, infine, del deputato regionale, Marco Falcone, c’era anche lui…, ma si sa “ubi maior minor cessat”.

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Redazione Iene Siciliane

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