Politica “Esplosiva”, Misterbianco: Nino Di Guardo contro la discarica! E lancia messaggi contro tutti!

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Un indomito sindaco che lotta per il suo popolo….

di Ignazio De Luca iena politica

Infuocato  comizio del sindaco di Misterbianco Di Guardo contro le discariche: la vecchia Tiritì e la nuova, Valanghe d’inverno. Sventolando e invocando, decine di volte negli 80 minuti del comizio, la relazione degli esperti nominati dall’ex assessore Marino, per esaminare la regolarità delle autorizzazioni amministrative, il sindaco con veemenza, sposa completamente, quanto sembrerebbe emergere dal lavoro degli ispettori: ovvero gravi irregolarità sui pareri e sulle autorizzazioni rilasciate per il funzionamento della discarica.

La relazione Marino, così diventa un’arma per una sorte di “sommarie esecuzioni” o quasi:

A) contro i suoi stessi consiglieri che avendo formato un nuovo gruppo gli distribuisce l’aggettivo di”venduti”;

B) contro i carabinieri diventati quasi politici che “dormono” per presunti interessi nella discarica;

C) contro i Prefetti che hanno rilasciato autorizzazioni che non avrebbero dovuto;

D) contro la Magistratura che non si muove e non guarda le carte.

A nostro avviso, se quanto sopra già ci sembra abbastanza vistoso e sopra le righe di un serrato confronto politico, non possiamo non rimarcare che ci pare inaudito l’insidioso avvertimento del sindaco lanciato a tutela della propria  incolumità e della sua famiglia.

Definiti i  consiglieri comunali di “Vivi Misterbianco Libera” come “venduti e asserviti” a forze politiche, Di Guardo ha nominato la famiglia Sudano che ha appoggiato il sindaco di Motta, insieme al deputato regionale Sammartino; riportiamo nel virgolettato le testuali parole profferite: “la Magistratura guardi le carte e noi siamo in tanti e nonnispagnamu e nonnispagnamu e tutti ana sapiri e tutti ana sapiri che se ni manca un pelo a me o alla mia famiglia e ai miei cari tutti sanno a chi chiedere conto”.

Appunto a chi chiedere conto? Alla famiglia Sudano? Al deputato all’Ars Sammartino? Al sindaco Carrà? Al consigliere Russo? A chi gestisce la discarica?

Ora ci chiediamo: se fra qualche giorno al sindaco Di Guardo fosse mai recapitato un proiettile calibro 38 (parliamo ovviamente di una eventualità, di una possibilità) verrà messo sotto protezione? E un’ altra domanda poniamo alle Autorità: può un rappresentante dell’autorità costituita lanciare questo tipo di messaggi?

 

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Redazione Iene Siciliane

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