Politica, festa del Pd(ivieti), Free Green si autodenuncia: la villa Bellini incompatibile per legge e rispetto

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ecco il comunicato:

FESTA DELL’UNITA’ E TRASFIGURAZIONE DEL GIARDINO BELLINI IN UN ENTE FIERISTICO A FINI POLITICI

 FREE GREEN SICILIA SI AUTO-DENUNCIA PER AVERE CHIESTO INASCOLTATA ALLE AUTORITA’ CHE NON SI REALIZZASSE AL GIARDINO BELLINI LA FESTA DELL’UNITA’ IN QUANTO INCOMPATIBILE PER LEGGE E PER RISPETTO

Dopo aver trasfigurato per l’ennesima volta il Giardino Bellini, trasformato di fatto  in un centro fieristico a fini politici, di fatto ‘privatizzato’ e ‘militarizzato’, dove i cittadini hanno avuto difficoltà a poter accedere liberamente, spesso perquisiti come se stessero entrando in uno stadio di calcio, per, dicono, ragioni di sicurezza (ecco un altro motivo per non fare la Festa dell’Unità all’interno della Villa considerato un bene collettivo inalienabile) , con decine di stand di ogni genere sparsi  in ogni angolo di un  giardino storico, considerato dal Codice dei beni Culturali un monumento vivente, l’Assessore al Verde con nochalance afferma che la Villa non sarebbe stata deturpata, dimenticando peraltro il principio di precauzione del danno vera e propria norma giuridica,   dall’impatto della Festa dell’Unità, anzi diremo noi ‘ sta molto meglio che prima della Festa dell’Unità’, però aggiunge che i soldi ricavati dall’occupazione di suolo pubblico (come se la Villa fosse una qualsiasi piazza di asfalto!) saranno spesi per il suo ‘restauro’ confermando indirettamente che  proprio tali iniziative hanno devastato nel tempo il Giardino Bellini trasformandolo in un ectoplasma di quella intrinseca  bellezza che l’Europa ci invidiava.

E ancora una volta si  dimentica, anche se sono trascorsi solo sei anni,- sottolinea Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia –   che sono stati spesi decine di milioni di euro per lavori di  riqualificazione del Giardino Bellini e per i quali lavori più associazioni hanno chiesto  inascoltati ai Sindaci che si sono susseguiti l’istituzione di una Commissione amministrativa  d’indagine al fine di fare chiarezza su tale riqualificazione rispetto al bando d’appalto e ai conseguenti lavori realmente realizzati.

Ma a tutto ciò, e nel totale disinteresse dei politici catanesi che contano (cosa?), un bene culturale e paesaggistico di pregio simbolo stesso della città che è  o meglio dovrebbe (il condizionale a Catania è sempre d’obbligo!) essere protetto dalla normativa sulla conservazione dei beni culturali che vieta iniziative incompatibili con un bene culturale così come recita l’articolo 20 ‘Interventi vietati  ‘ del D. L.vo n°42 del  2004 I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione” quello che pesa come un macigno indelebile è il silenzio assordante di quell’istituzione che dovrebbe fare rispettare preventivamente la normativa vigente e cioè la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici di Catania alla quale Free Green Sicilia così come altre associazioni si erano appellati con tanto di istanza affinchè nel rispetto delle sue prerogative e della legge  si opponesse a qualsiasi richiesta di trasformare la Villa in un ente fiera e alla quale abbiamo chiesto, senza avere ad oggi  una risposta, se avesse o meno dato il suo nulla osta all’installazione della Festa dell’Unità e se così fosse chiederemo le dimissioni della Sovrintendente in carica. Ma la stessa Sovrintendenza così si espresse nel  2012 in merito alla richiesta del Comune di una serie di concerti alla Villa” “ Alla luce di quanto sopra descritto, non ritiene compatibile il tipo di “evento” con la conservazione e la tutela del “Giardino Storico“ in quanto sia l’installazione delle strutture tecnologiche di grande pregnanza, connesse al tipo di manifestazione , sarebbero certamente idonei ad una sede già in uso ad “impianto sportivo” oppure a grandi piazze esterne al contesto urbano, che l’elevato numero di pubblico che tale evento richiamerebbe possono comportare il rischio concreto , anche involontario, di azioni di danneggiamento alla Villa Bellini e alle sue persistenze, tali da recare pregiudizio alla conservazione del Giardino storico. Il tipo di manifestazione non si coniuga con il luogo storico, tanto meno con l’impianto a verde che è parte integrante della Villa Bellini e con le testimonianze di opere scultoree esistenti a rischio”. 

Siamo da sempre una città allo sbando dove i nostri beni culturali sono alla mercè di chi li vuole sfruttare per il proprio tornaconto commerciale, politico e pre-elettorale.

Free Green Sicilia – afferma il portavoce Alfio Lisi – si autodenuncia anche pubblicamente per avere richiesto alle Istituzioni competenti la non autorizzazione della Festa dell’Unità all’interno del monumento vivente Giardino Bellini,  autorità che dovrebbero non solo salvaguardare un bene inalienabile della città  come il Giardino Bellini ma soprattutto dovrebbero fare rispettare preventivamente le leggi vigenti in materia di beni culturali e paesaggistici.

 Alfio Lisi Portavoce Free Green Sicilia

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Redazione Iene Siciliane

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