Politica, Festa nazionale del Pd: suggerimenti per un rilancio “Alla Grande”


Pubblicato il 05 Settembre 2016

di iena dei consigli marco benanti  (nella foto: ieri mattina grande affluenza all’incontro degli amministratori Pd)

Faceva un po’ di tenerezza ascoltare Francesca Puglisi della segreteria nazionale Pd responsabile Scuola, Università e Ricerca, quando, sommersa dai fischi e dalle contestazioni del pubblico, riferiva che Catania era diventata “vivibile” dopo tante opere, che agli esponenti nazionali del Pd risultano realizzate da Enzo Bianco, tra cui le piste ciclabili, ecco la Puglisi forse ha toccato il tasto magico.

Per una volta vogliamo dare una mano al nostro sindaco, anche perché dopo il giro di boa dei tre anni, il suo mandato tende già a scemare, ed è quindi tempo di mettere in mostra alcune cose che la Festa Nazionale del Pd pare abbia sottovalutato.

Ecco è tempo di rilanciare la Kermesse, di “prendere il toro per le corna”, di convincere i catanesi e i siciliani a venire, esultare, acclamare, basta con questo “SI” al referendum che sta portando tanta sfiducia e tanta sfiga, e più se ne parla tanto più si abbassano le quotazioni di RENZI e siamo ormai ad una corsa sfrenata verso il “NO”, persino tra gli esponenti nazionali e locali dello stesso Pd.

Vogliamo, in zona Cesarini, rilanciare alla grande la festa del Pd alla Villa Bellini?

Ci vuole tanto a capire che a Catania ed in Sicilia abbiamo gli esempi virtuosi? Potremmo definirli sul tipo delle Accademie di Belle Arti “Modelli Viventi” di ciò che è l’azione politica del Pd, abbiamo avuto la sorte di esserci goduta in contemporanea la leadership di Enzo Bianco sindaco e Rosario Crocetta Presidente.

Possibile che il Pd Nazionale non abbia capito questa congiuntura, quasi sul tipo astrale, cioè quelle intersecazioni planetarie che si possono avere solo a distanza di mille anni.

Dubitiamo che una tale coincidenza possa più avverarsi per le generazioni contemporanee e future.

Ecco la strategia per una vera festa del Pd che si fa in Sicilia, a Catania.

Il segreto sarebbe quello di abbandonare il clichè delle querelle nazionali ed internazionali (Brexit, Immigrazione, Scuola, Antimafia, Ordine Pubblico ecc.) per ripiegare, per ottenere il massimo dei consensi e di affluenza di pubblico, sui successi conseguiti dal tandem Crocetta/Bianco in Sicilia e a Catania.

Vuoi mettere il Modello Sicilia per risolvere i problemi dei Rifiuti? Si ci sono molte zone d’ombra e molta immondizia nelle discariche e per le strade, però il nostro Saro regionale dice di avere le idee chiare e tanto dovrebbe bastare.

Così come il problema della Formazione Professionale, E’ da quattro anni che Crocetta promette di affrontarlo con una Riforma (che ancora non c’è), nelle more come i rifiuti anche gli allievi ed il personale sono stati gettati “in mezzo ad una strada”, purtroppo direbbe il nostro Saro Regionale ci sono stati, come in ogni conflitto, Danni Collaterali, però alla fine l’arma segreta finale (nell’ Anno che Verrà del compianto Lucio Dalla) della Riforma farà tutti contenti.

Per non dire del Modello Catania, dove si trova mai al mondo un sindaco che ha il “coraggio” dopo appena qualche mese dall’insediamento (ma pare che ciò rispondesse a precisi impegni contratti in campagna elettorale) di fare abbattere un cavalcavia creando nei cittadini catanesi costernazione ed impopolarità, con la promessa però di realizzare al medesimo Tondo Gioeni il Muro di Bianco, che costerà sì un milione di Euro ma allieterà con una coreografia di fiori e fontanelle.

Ma dove il sindaco ha superato se stesso è la creazione di un’area a verde in pieno centro città – tra via D’annunzio e corso delle Province), qualcuno potrà obbiettare che sono pochi metri quadrati e che si tratta solamente di una specie di rotonda, ad ognuno la propria opinione.

Per non dire che a Catania si vive come in un set cinematografico, infatti il sindaco Bianco, pare ispirandosi al noto film di Valerio Zurlini, che ebbe celebri protagonisti Jacques Perrin, Vittorio Gassmann, Philippe Noiret e Francisco Rabal, ha creato sul tipo del “presepe vivente” una performance permanente del “Deserto dei Tartari”, laddove l’ufficiale dell’esercito imperiale Giovanni Dogo aspettava da una vita l’attacco da parte dei tartari che non arrivavano mai.

Ebbene basterebbe spostare per una oretta la location della Festa del Pd in via Petraro incrocio via Passo Gravina (soluzione che pare sia stata pensata e fortemente voluta personalmente da Enzo Bianco, per dare a Cesare quel che è di Cesare) per far assistere a tutti il blocco in successione di decine di auto – migliaia nel corso della giornata – al semaforo Rosso di Via Passo Gravina, nell’assoluta assenza a semaforo verde di auto provenienti dalla Via Petraro, auto che non arrivano mai.

Ecco facendo leva su queste singolari ed esemplari politiche regionali, comunali e metropolitane si può sperare di rilanciare “alla grande” la Festa Nazionale del Pd, pertanto il suggerimento è quello di invitare i catanesi ed i siciliani ad accorrere in massa, facendo perno sull’apprezzamento delle REALIZZAZIONI PD DOC di Enzo Bianco e Rosario Crocetta.

 

 


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