Successo e numerosa folla all’incontro che si è svolto a Motta Sant’Anastasia all’interno del caratteristico resort medievale “Villaggio degli Ulivi” alla presenza di Nello Musumeci, Presidente commissione Antimafia all’ARS e deputato regionale, e dei consiglieri comunali Ivan Pellegrino, Antonella Di Mauro e Antonella Santagati.
“E’ positivo che, nonostante le condizioni climatiche avverse, siano stati tanti i cittadini presenti e che sono intervenuti”, spiega l’organizzatore, Gabriele Cataldo ex consigliere de La Destra Alleanza Siciliana al Comune di Catania e in politica da più di vent’anni, sempre al fianco di Musumeci.
“La gente vuole conoscere e capire le ragioni del NO e del SI – spiega Gabriele Cataldo – e durante l’incontro si è chiaramente spiegato come sia importante votare NO, perché questa riforma farlocca porterà solo danno ai cittadini e favorirà la perdita di diritti per i lavoratori” come ribadisce pure Angelo Mazzeo, vice segretario Nazionale della UGL Metalmeccanici, intervenuto all’incontro.
“Ritengo sia stato un incontro proficuo a chiarire tanti dubbi mi merito al referendum del 4 dicembre – continua Cataldo – e mi auguro che possa essere il primo di tanti altri che possano coinvolgere istituzioni locali, regionali e la cittadinanza nei tanti problemi del capoluogo catanese”.
“Il nuovo Senato, se vince il NO, sarà non votato dal popolo, ma nominato dai partiti come succede per le Province, cosa che, ha solo portato problematiche ai cittadini. I cittadini devono poter esprimere la propria opinione” spiega Nello Musumeci, ricordando i dieci anni di successo alla presidenza della Provincia Regionale di Catania, che, sotto la sua guida, divenne il primo Ente appaltante del sud Italia e che ha svolto un lavoro egregio, come dovrebbe sempre essere, senza mai ricevere un avviso di garanzia, un’indagine o accuse nonostante i tanti miliardi di lire gestiti dalle sue giunte.
All’incontro, moderato da Carmelo Laudani era presente anche Pietrangelo Grimaudo, docente di Diritto Pubblico dell’Università di Messina che ha affrontato tanti punti della controversa riforma, come i quesiti del giovane Giuseppe Rabuazzo, studente di scienze infermieristiche all’Università di Messina, in merito al CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, l’ente che si intende abolire nella riforma.
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