Politica, Imu agricola: da “Noi con Salvini” e “Lega Nord” una mozione per impegnare il Governo ad abolire la tassa


Pubblicato il 14 Aprile 2015

a cura di iena politica 

I deputati di “Noi con Salvini” e “Lega Nord”, tra cui l’on. Angelo Attaguile, segretario nazionale e coordinatore in Sicilia del movimento NcS, hanno presentato una mozione al fine d’impegnare il governo a prendere in considerazione la possibilità di una abolizione totale dell’IMU a partire dal 2015 o, in alternativa, a prevedere una revisione totale dell’imposizione che preveda criteri più equi e che tenga in considerazione la capacità reddituale dei terreni stessi, al fine di non gravare ulteriormente sul settore agricolo già fortemente colpito dalla crisi.

“L’IMU sui terreni agricoli rappresenta l’ennesima tassa, ma soprattutto una nuova difficoltà per i contribuenti e per i comuni – commenta l’on. Angelo Attaguile -. Non si possono rastrellare milioni di euro a danno dell’agricoltura e dei contribuenti, tassando uno strumento di lavoro, poiché il terreno agricolo è un imprescindibile bene strumentale dell’impresa ed è sostanzialmente lo strumento di guadagno. Quando si mette mano alla proprietà lo si deve fare con una certa ratio e con determinati punti di riferimento, cosa che questo Governo ha dimostrato di non saper, o peggio non voler fare. L’agricoltura – aggiunge il segretario nazionale di ‘Noi con Salvini’ – è uno dei pilastri fondanti della nostra economia e questa imposizione è iniqua e vessatoria, va abolita totalmente al fine di evitare un’ulteriore appesantimento fiscale sul comparto agricolo e agroalimentare, già duramente penalizzato da precedenti interventi fiscali. Basti pensare –conclude l’on. Angelo Attaguile- che gli interventi fiscali in agricoltura hanno portato a circa un miliardo di euro di imposizioni come, per fare alcuni esempi, l’imposta TASI sui fabbricati rurali e strumentali, le rivalutazioni dei redditi dominicali, le norme IRPEF per la mancata coltivazione dei fondi, la tassazione sulle agro energie in campo agricolo e la riduzione dei consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere all’impiego ad aliquota agevolata in agricoltura”.

Con la mozione in questione, i deputati nazionali Guido Guidesi, Filippo Busin, Massimiliano Fedriga, Stefano Allasia, Angelo Attaguile, Stefano Borghesi, Umberto Bossi, Davide Caparini, Giancarlo Giorgetti, Paolo Grimoldi, Cristian Invernizzi, Marco Marcolin, Nicola Molteni, Gianluca Pini, Marco Rondini, Barbara Saltamartini e Roberto Simonetti chiedono inoltre al governo di prevedere misure volte ad esentare dal pagamento dell’imposta anche coloro che posseggono e conducono terreni agricoli siti nei comuni parzialmente montani che non hanno la qualifica professionale di coltivatore diretto o imprenditore agricolo, ma anche disposizioni volte ad esentare dal pagamento dell’imposta i terreni agricoli che sono stati colpiti da calamità naturali o da avversità atmosferiche per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza e/o di calamità naturale che rischiano altrimenti di dover corrispondere l’Imu.

I deputati di “Noi con Salvini” e della “Lega Nord” chiedono inoltre di esentare dal pagamento quei comuni che pur ricadenti nelle provincie considerate “totalmente montane” secondo le disposizioni della Legge n. 56 del 2014 (c.d. Delrio) sono stati classificati dall’elenco ISTAT parzialmente montani. Quindi studiare le necessarie iniziative al fine di rivedere la qualifica dei suddetti Comuni e di conseguenza l’elenco elaborato dall’ISTAT, in modo da classificare come totalmente montani tutti i Comuni ricadenti nelle Province di cui al secondo periodo del comma 3 dell’articolo 1 della legge n. 56 del 2014.

La mozione vuol impegnare il governo a prevedere misure affinché i criteri di esenzione dall’IMU sui terreni agricoli siano rivisti dalla Conferenza Stato-Città a cui venga delegato il compito di individuare le aree territoriali da assoggettare o meno al pagamento dell’imposta IMU, tenendo conto anche dell’eventuale esistenza di zone svantaggiate e, infine, a sospendere il pagamento dell’acconto per il 2015 sui terreni agricoli in attesa della sentenza di merito del TAR del Lazio del 17 giugno.

 

 


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