Pronta la risposta dell’ “unità di crisi” del Viminale: “c’è un tipo grosso, poco serio e controllabile e quindi molto pericoloso”.di iena infedele Marco Benanti
Ma com’è finita ieri pomeriggio dentro Rifondazione catanese la “lunga marcia” per le candidature alle prossime elezioni regionali? Ieri, “ienesicule” ha dedicato un articolo –a sfondo satirico (lo hanno capito- ci dicono- anche alcuni vecchietti intenti a giocare a carte nei giardinetti)- che però coglieva il punto fondamentale della “questione politica”: chi mettere in lista? Pierpaolo Montalto, segretario di Rifondazione e Luca Cangemi, ex deputato e “testa d’uovo” del partito, oppure solo Montalto? Apriti cielo!
“Fiamme di Megalopoli” su “ienesicule”, accusata –parrebbe da indiscrezioni- di tutto, quasi anche dell’ omicidio Kennedy! Il gruppo dirigente “montaltiano”, leggendo l’articolo (satirico, lo ricordiamo per chi ancora non l’avesse capito) è andato su tutte le furie: quale “veto su Cangemi”, quale mai, giammai. “Articolo con falsità, chissà da chi ispirato…” (Dalla P2, dalla P3, dalla P4 o da altri oscuri soggetti tramanti della reazione internazionale?) Polveroni…Polverini…Poverini, aggiungiamo noi. E sulle note di “bugie, falsità, falsità, bugie” si è andati avanti per un pezzo.Nel frattempo, pare che –evocata nei fantasmi notturni di qualche dirigente rifondarolo- si sia attivata, presso il Ministero degli Interni, una vecchia “unità di crisi”: quella degli esperti di antiterrorismo e assortiti, che hanno provveduto subito ad esaminare il testo. Alla fine, il “verdetto” è arrivato: “l’ha scritto il direttore di ‘ienesicule’, altro che suggerimenti, è tutta farina –e magari pasta- del suo sacco (piuttosto capiente, avrebbero aggiunto gli esperti).”
L’ “anatema” islamicocomunista, però, non ha trovato requie: e fino a tarda notte –parrebbe- che dalla sede di Rifondazione siano state sentite innalzarsi al cielo orazioni coraniche o simili. Un susseguirsi di canti, citazioni, preghiere, maledizioni. A sfondo mistico-politico. “Benanti affangala” –avrebbe udito una nostra “iena stradale” che passava di lì.Sarebbe partita, quindi, una “fatwa” in “salsa catanese” contro “ienesicule” (e il suo direttore)- definito da Luca Cangemi “giornale della borghesia, con cui io non parlo”. Ma allora com’ è finita? Dopo lunga discussione, è giunto un lungo documento del comitato politico di Rifondazione (che Cangemi ha votato) in cui è indicato in Montalto (nella foto mentre appunto, pacatamente, lancia la “fatwa”) il candidato del partito. E Cangemi? C’è spazio pure lui, ma –in sostanza- con ruolo di secondo piano: una sorta di “panchinaro” della politica sinistra.
“…A tal fine –è scritto in coda al documento- il Comitato Politico Federale di Rifondazione Comunista indica la candidatura di Pierpaolo Montalto, Segretario Provinciale del PRC, alle prossime elezioni regionali, come espressione della sintesi del lavoro politico della Federazione di Catania e di prestigio del Partito nella lista unitaria della sinistra, e dà mandato alla Segreteria Provinciale di costruire, di concerto con la Federazione della Sinistra e alla Segreteria Regionale del Partito, la disponibilità alla candidatura di compagne e compagni che possano rafforzare il più possibile la lista unitaria della sinistra siciliana”
Tutto chiaro? Tutto chiaramente comunista, ci viene da dire. Intanto, noi ci prepariamo alla “lotta del bene contro il male”, cominciando a mettere “armi librarie” in cascina –uno su tutte “L’elogio della follia” da intercambiare con “L’idiota”- e magari sacchi di pasta alla finestra. Il vizio –con i suoi lacchè- è dietro l’angolo. Allarme compagni!
Al Leonardo Da Vinci, i rossazzurri piegano il Gela per 88-67 foto di Romano Lazzara.…
comunicato dalla questura Per settimane ha trasformato la mensa dell’ospedale in un supermercato in cui…
comunicato dalla questura La Polizia di Stato ha arrestato un diciannovenne catanese per detenzione di…
“Luca, ma le sembra normale che un ex calciatore si sfili i calzoncini, indossi la…
Riceviamo e pubblichiamo: Sono trascorsi ben cinque anni da quando in quella infausta notte del…
foto di Antonio Parrinello Il Teatro Stabile di Catania porta per la prima volta in…