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Politica, Mariano Ferro: Presidente Musumeci, senta cosa le diciamo….
Pubblicato il 02 Luglio 2019
Caro Presidente Musumeci,
abbiamo ascoltato con attenzione il suo intervento sui social in merito alla nascita del partito della Regione. Siamo amareggiati. Per prima cosa ci piacerebbe ricordarLe che la Lega Nord del 94 prima di diventare socio fondatore del Centro destra arrivò persino ad evocare i fucili, che per partecipare a pieno titolo al tavolo del CdX aveva già in “Padania” una sua forte autonomia elettorale, consolidata, multi regionale, che trattava con Berlusconi e alleati vari quasi come socio di maggioranza relativa. Ci scusi ma non vediamo le stesse condiziono suo progetto di alleanze ci è sembrato il solito piattino col quale chiedere in ginocchio le solite elemosine di sempre.
Quale sarebbe la nostra forza oggi ? Cosa avremmo noi siciliani oggi da mettere sul tavolo per pretendere il riscatto del Sud ? Lei ha solo la direzione di un Governo regionale senza una maggioranza, un consenso in continua emorragia, nessun accordo con le regioni del mezzogiorno, nessun passaggio elettorale che avrebbe potuto sancire almeno l’esistenza di un partito, nessun elemento che possa ricalcare le condizioni del 94. E’ proprio sicuro che non dovrà ringraziare i grillini se le autonomie differenziate di Zaia e Fontana non passeranno così come la Lega le chiede da anni ?
E ancora: in un accordo al ribasso così debole non le sembra troppo riduttivo parlare di Ponte sullo Stretto ? Quale senso potrebbe avere un’alleanza con un signore che ha già conquistato il 20% nella nostra terra senza prima avere mostrato la NOSTRA autonomia elettorale? NOSTRA di uomini residenti al Sud. Troppo debole, anzi visto che per necessità si possono violare le leggi, violiamo anche le regole della grammatica italiana: troppo debolissimo assai caro Presidente. E con chi poi vorrebbe fare questo partito della Regione Presidente ? Con le facce che sono a Sala D’Ercole da vent’anni, con gli indagati che hanno provocato la risposta stizzita di Candiani? Con gli uomini che nel tempo hanno creato i dieci miliardi di euro di debiti in cui naviga la nostra Regione? Con i professionisti del clientelismo? Con i collusi con tutta la massoneria mafiosa dell’isola? Un aborto programmato in buona sostanza. Se abbiamo capito bene l’ennesima applicazione della teoria di Tomasi di lampedusa? Cambiamo ancora una volta tutto per non cambiare nulla? Per fare cosa Presidente ?
Per garantire posti ad una classe dirigente che andrebbe assolutamente rottamata ed eliminata dal registro dell’ARS ? Presidente se i grillini che lei contesta con tanta veemenza continuano a godere di numeri alti pur nella loro incompetenza e nella loro inadeguatezza è solo perchè i siciliani, i meridionali, proprio quelli a cui Lei vorrebbe rivolgersi, pur nella bruciante delusione continuano a preferirli e a rigettare con fermezza qualsiasi progetto abbia come protagonisti le stesse facce di sempre.
Provi a dimettersi e confermi ancora una volta la sua onestà intellettuale, porti la Sicilia al voto anticipato, dia il via ad una forza MERIDIONALE PARTENDO DALLA SICILIA, CHE ABBIA COME REGOLA PRIMA LA PROMOZIONE DI FACCE NUOVE, SE VUOLE ANCHE NON TROPPO COMPETENTI, ANCHE NON ESATTAMENTE ADEGUATE, DA PALERMO A NAPOLI A BARI ALLA CALABRIA ALLA BASILICATA CON UNA SOLA PREROGATIVA : IL RISCATTO DEL SUD. Altro che allearsi con chi ci vuole sibillinamente iscrivere ufficialmente da subito al campionato di serie C. Prima il Sud e tutti sanno perchè, prima la questione meridionale, prima le autostrade, i porti, gli aeroporti, i rifiuti, la sanità al Sud poi il ponte e poi parliamo di autonomie differenziate. Solo su questa “guerra politica” sulle scelte fondamentali per il nostro futuro Lei può portare i suoi conterranei a morire sul fronte, su questa “guerra” Lei può davvero chiamare tutti, ma proprio tutti i siciliani, tutti i meridionali, e può convincerli a darLe fiducia, pur con tutte le aspettative disilluse di questi quasi due anni di governo regionale.
Forse Le stiamo anche chiedendo una forzatura al suo carattere, ma non esistono assolutamente altre strade. Decida Lei se iniziare una battaglia dura di riscatto per Il Sud e per La Sicilia o scegliere di sottoscrivere un accordo al ribasso di cui non abbiamo davvero assolutamente bisogno, noi vogliamo solo uscire da questo grigiore puzzolente, anzi di più, non vediamo l’ora di venire fuori da questa condizione di inferiorità che ci impedisce di sognare e non ci consente di vedere alcuna prospettiva: faccia Lei.
Mariano Ferro.
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