Fondamentale appuntamento con la “partecipazione popolare”. In una chiesa. Cronaca “sbagliata” di ore di “travaglio”, senza personalismi, senza bandierine, senza quiete…. di iena assonnata
I partiti fanno schifo o quasi. Tutti, nessuno escluso. Per trovare un sindaco “giusto” e “democratico”, per la gente (e contro i partiti?) ci vogliono le primarie. Chi non le vuole è “vecchio”, legato al “vecchio” che “vuole imporre dall’alto le scelte”. Non siamo nel 1991 né nel 1992 siamo nel 2013, ma sembra che il tempo si sia fermato. Tanto per cambiare siamo tornati in Chiesa, stavolta al “Crocifisso dei Miracoli”: ma stavolta il senatore democratico, allora sindaco della “primavera”, non va più bene. La società civile vuole altro. E spuntano i preti, tanto per cambiare. I gesuiti, proprio come in quella “gloriosa epoca” dei primi anni novanta. In mezzo a loro tanta brava gente, tante associazioni di società civile, tanti cattolici e comunisti (ex?). In sacrestia. E con loro gente di partito.Il “rinnovamento” deve andare avanti: deve andare avanti, il “rinnovamento”, il “cambiamento”, la “partecipazione”, il “programma partecipato”, frutto di quante associazioni con il proprio nome?. Però, i “partiti sono chiusi in quattro stanze” (gratis? O a pagamento?) e sono “sordi”. Intanto, la “gente “ha problemi economici. E i figli “emigrano”. Non è giusto. Fioccano le critiche. Indignate.
Con questo tipo di “argomentazioni” la “gente è stufa”.Come risolvere tutto? Con le primarie. Ma i partiti non le vogliono. E allora le facciamo lo stesso: il 21 aprile. Che tipo di primarie: di coalizione? Di partito? Di società civile? Di società incivile? Non si sa. Ma occorre su tutto superare la “chiusura dei partiti”, che “impongono dall’alto” e sono “autoreferenziali”. Quindi, chi è “autoreferenziale” impone il suo “logo” e il suo nome. Chi è altra cosa, naturalmente non dovrebbe presentarsi né con un nome di associazione, né con un nome di rappresentanza. Ecco….appunto.Il “campione mondiale delle primarie”, un deputato eletto con il Porcellum, figlio politico di una nomenklatura politica che domina la sinistra catanese da quarant’anni, manda un messaggio. E’ a Roma, alla direzione del suo Partito! Altro che impegni! Cose serie, di partito! I suoi sostenitori dicono che hanno ragione. Fanno appello alle “coscienze”. E chi sbaglia è chi non segue il “percorso politico”. Puro idealismo? Come: alla catanese? E non sono di un partito, loro?Poi arriva l’assessore regionale del governo “rivoluzionario” siculo. E che dice? C’ era certo la candidatura di un magistrato “cattolica di sinistra” che era stata “disturbata” dal “rivoluzionario” per candidarsi a sindaco. Poi, il partito del “rivoluzionario” sabato scorso ha presentato il senatore democratico, già “sindaco della primavera” (venti anni e si ripropone lo stesso nome e la stessa formula, che tristezza…), come candidato unico della coalizione di centrosinistra. Tutto chiaro? Tutto trasparente e per la gente? Proprio così: l’assessore regionale cosa dice? Che il partito del governatore “rivoluzionario” è per le primarie, certo. Intanto, ha presentato il senatore democratico, una volta sindaco della “primavera”. Perché c’ è la logica di coalizione alla Regione. Di partito?
Come non fanno schifo i partiti? Qualcuno lo dice apertamente all’assessore regionale: “complimenti per l’atto rivoluzionario”. Ma il governatore è antimafia –aggiungiamo noi- e dice sempre che è per la legalità e il cambiamento. Quindi, ha ragione.Arriva il giovane comunista. E’ contro tutti, per la sua storia. Insomma, è per la sua parte. La migliore. Chi dice il contrario è “qualunquista”?
Ma ci sono anche quelli per il prof. che “non è di destra, né di sinistra”: dice- il prof- che “famiglie sono a terra”. C’ è la “povertà”. Chi potrebbe mai dargli torto? C’è ancora l’ex assessore del centrodestra, tornato dal Brasile, in grande forma, che parla di economia.Arriva il giovane “agitatore sociale” e per il “movimento”: e che dice? Niente primarie! “Stana” personalismi democratici. La vostra iena ha un sussulto nel bassoventre. Tutto chiaro?Il finale è la “chiave” forse: malgrado le caramelle (girate per “addolcire” la serata?) ecco le urla di “invocazione” di una fedele che punta il dito contro il gesuita che fa iniziative politiche nella settimana santa. Quale settimana santa? S’ annuncia “intervento risolutore” di Papa Francesco? Farà il “miracolo” del centrosinistra catanese: perché anche stavolta le divisioni –magari “partecipate”- possono fare il “miracolo” di fare vincere il centrodestra.
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