“Domani (mercoledì 23 ottobre) alle 11,30 nella sede del Partito Democratico, in via Umberto 268 a Catania, il candidato alla segreteria provinciale del partito, Mauro Mangano, incontrerà la stampa per illustrare il contenuto dei ricorsi presentati alle commissioni regionale e nazionale per il congresso, contro la decisione di annullare alcune consultazioni di circolo tenutesi a Catania e provincia lo scorso fine settimana.
“Il congresso del Pd in provincia di Catania sta diventando uno spettacolo imbarazzante, le regole vengono piegate, forzate e disattese a favore di una parte – anticipa Mangano – Per questo motivo stiamo predisponendo i nostri ricorsi e li esporremo domani durante una conferenza stampa”.
“Ieri si è superato ogni limite annullando due congressi di circoli in cui la mia candidatura è prevalsa a larghissima maggioranza accogliendo ricorsi pretestuosi – prosegue Mangano – Forse c’era chi pensava che questo congresso sarebbe stata una formalità, ha gestito le operazioni di tesseramento senza incoraggiare la partecipazione, anzi spesso rendendola difficile o ostacolandola. Tutte le richieste dei miei rappresentanti sono state bocciate a maggioranza in commissione, ad oggi nessuno di noi è in condizione di sapere quante tessere siano state consegnate in provincia e a chi. Soprattutto non è chiara la verifica dei versamenti effettuati. A molti circoli orientati a sostenermi è stata negata la possibilità di ricevere le tessere” continua il candidato alla segreteria del Pd etneo.
“Credo di non sbagliare dicendo che né io né Jacopo Torrisi abbiamo interpretato questa esperienza come uno scontro muscolare, ma come un confronto politico tra due candidati che in questo partito militano da anni e continueranno a lavorarci, ovviamente, anche domani e domani ancora.
Siamo arrabbiatissimi a vedere che invece attorno a noi lo scontro è tutto formale ed a livelli bassissimi – sostiene ancora Mangano – L’impressione che emerge dalla vicenda di ieri sera in Commissione provinciale è che qualcuno abbia una paura matta di perdere, di perdere il controllo di un partito gestito a lungo in modo settario e verticistico”. “Chiedo al Partito regionale e nazionale di intervenire immediatamente – conclude – poiché da parte nostra non riconosciamo più nessuna legittimità alla Commissione provinciale di controllo, che viola e cambia continuamente le regole. Noi continueremo la nostra battaglia congressuale in ogni circolo e chiederemo agli iscritti del Pd catanese e ai tanti simpatizzanti di sconfiggere questi metodi e di andare a votare così come prevede il regolamento”. “