Politica Piddì Cittì, Gaetano Palumbo: “resto nel partito, malgrado tutto”


Pubblicato il 26 Febbraio 2015

di iena vecchia e antipopolare (Palumbo è nella foto quello meno bello)

E’ un volto giovane, spesso anima passionale, per questo abbiamo pensato di intervistarlo. Gaetano Palumbo, giovane medico, vuole restare nel Pd, malgrado quanto sta accadendo in questi giorni, con “fuoriuscite” di molti, alla luce dell’arrivo di “truppe” neodemocristiane. 

Allora Gaetano Palumbo, il Pd perde pezzi ma tu resti, perche’? Con l’arrivo di Sudano e Sammartino ti senti al sicuro?

“Sì, purtroppo ieri ho appreso con grande dispiacere che compagni storici del Pd di Motta S. Anastasia e Misterbianco hanno rassegnato le loro dimissioni dal partito. Ma d’altronde come non comprendere l’amarezza di questi compagni quando si consegnano le tessere a soggetti che nei fatti rappresentano la gestione della discarica di Motta.

Massimo La Piana e Danilo Festa, della battaglia contro la discarica, ne hanno fatto una battaglia politica e civile, credo che chiunque al loro posto sentirebbe un forte senso di frustrazione.

Mi chiedi perché resto nel Pd, ti rispondo che essendo un militante di vecchio corso di questo partito, che ne ha condiviso le idee di centrosinistra e le battaglie di civiltà, non ho intenzione di lasciare il campo libero a chi pensa di poter entrare a seconda dell’opportunità politica e snaturare i valori fondativi del partito e spero anche in un ripensamento dei compagni delusi da questa vicenda. Qui il problema non è se mi senta più o meno al sicuro io, ma di quale sia la prospettiva del Partito Democratico. Mi spiego: se acquistare campioni di preferenze, risulta essere prioritario rispetto al l’abbandono di compagni e amici, che nel corso degli anni hanno lottato per rendere credibile questo partito, qualche preoccupazione sul futuro è più che legittima.”

 2) il Pd che partito e’? E’ di sinistra o la nuova DC?

“Rispondo con un auspicio, spero che nei prossimi anni questo partito possa continuare a rappresentare un’alternativa di centro sinistra credibile. Molti steccati ideologici negli ultimi anni sono saltati e un grande partito di massa può avere al suo interno correnti più o meno moderate,per cui non vi può essere una totale chiusura alle adesioni, ma non si può neppure pensare che questo partito possa contenere tutto e il contrario di tutto.”

3)ma come si entra nel Pd, portando idee o pacchetti di voti?

“Nel PD si dovrebbe entrare dopo aver condiviso battaglie, valori fondamentali e percorsi comuni. Ripeto le diversità ci possono pure stare, io per esempio sto nel PD a sinistra, altri magari hanno una visione più liberale di me, ma sicuramente questo partito non può diventare un autobus da prendere solo per fini meramente elettorali o carrieristici.”

4) da più’ parti si dice che il problema del Pd sarebbe l’azione di Berretta: ma cosa vuole Berretta secondo te?

“Non so da quali parti si dica che Giuseppe Berretta sia un problema per il PD, ma credo che sia l’esatto contrario. Non ho mai nascosto la mia stima personale e politica nei confronti di Giuseppe e credo che più che un problema, sia una grande risorsa per questo partito. Nessuno può negare la professionalità nel ruolo di parlamentare della repubblica italiana, né la grande passione nel cercare di trovare delle soluzioni alle grandi problematiche che affliggono la città di catania. Certo che se ad ogni proposta costruttiva fatta per il bene della comunità, che viene mossa da Giuseppe, si grida alla lesa maestà, allora è un altro discorso.”

5)pensi di potere avere qualche incarico di sottogoverno prossimamente?

 “Ogni mattina appena apro gli occhi non penso ad altro, scherzo un po di ironia ci vuole anche per sdrammatizzare i toni. Io faccio il medico e il mio impegno in politica sin dall’età di 17 anni è stato sempre mosso da ideali tesi alla tutela dei più deboli, non ho mai preso una lira, anzi forse ci ho pure rimesso. Sono stato e sono un volontario della politica, se avessi ambito a posti di sottogoverno, sarei stato da altre parti.”

 

 


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