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Politica, questione rifiuti: ma perchè No ai termovalorizzatori?
Pubblicato il 26 Novembre 2018
l tema dei termovalorizzatori,in questi ultimi giorni è stato oggetto della disputa politica Di Maio -Salvini, ma al di là di queste sceneggiate, il problema dei rifiuti è una realtà quotidiana che coinvolge tutti.
Questa emergenza delinea ancora una volta l’esistenza di due Italie, Nord e Sud relativamente alle soluzioni adottate. Preso atto che la situazione di emergenza parte da Roma e con uniformità meridionale arriva da noi in Sicilia,”riversandosi” sull’attuale governo regionale, che per arginarla e tentare di risolverla, ha nominato quale assessore al ramo un tecnico della materia, il “nordista” Pierobon, al quale inviamo un augurio di buona riuscita, riteniamo che il sistema della sola differenziata più o meno spinta non sia sufficiente, ben consci di abitudini, “usanze” e “tradizioni nobili” in materia dei nostri territori meridionali.
Conseguentemente, sgombrando il campo da reticenze e tabù ingiustificati, occorrerebbe valutare di dotare i nostri territori, a supporto della raccolta differenziata, dei termovalorizzatori di ultima generazione(vedi Bolzano). Di Maio ha definito “vintage” questa soluzione adottata dalle maggiori capitali europee, che riguardo a igiene, norme sanitarie e pulizia, possono essere un esempio da seguire.
L’alternativa rimane questa discontinua, immaginifica e irraggiungibile differenziata, che “adorna” le nostre città con cumuli di “profumati” rifiuti con effetti “derattizanti” nel “rigoroso” rispetto della sanità pubblica, che talvolta quando raggiungono in altezza i primi piani delle abitazioni, vengono inceneriti dai cittadini esasperati, che contenti di questo sistema moderno e non “vintage” finiscono col produrre fumi “balsamici”.
Concludendo, in materia ci aspettiamo soluzioni razionali e non ideologiche, possibilmente sperimentate con successo in Europa della quale facciamo parte, o no?
L’Osservatore etneo.
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