di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Politica regionale, Cronache dalla Rivoluzione, atto quarto: Zarathustra a Palermo
Pubblicato il 04 Settembre 2012
A cura dei compagni del circolo Rosa L, Prc Catania
A Torino, sul finire del XIX secolo, Nietzsche vagava per la città, abbracciando impietosito il cavallo di una carrozza. Oggi il suo spirito si aggira a Palermo, in Sicilia, alla ricerca dello U BERMENSCH, del superuomo.Sembrerebbe averlo trovato in Rosario Crocetta. Ce ne dà notizia Pasquale Scimeca, regista, su l’Unità del 29 agosto, mentre La Sicilia ( pagina a pagamento: 80000 oppure 5000 euro, sconto speciale di Ciancio ?) ci confermava che per venerdi 31 Agosto il “revolution day” sotto il vulcano, poi ridimensionato a inaugurazione della sede elettorale. In questa occasione spiccavano le presenze, tra gli altri, dell’assessore regionale Andrea Vecchio, dell’avv. Andrea Scuderi, e dell’ex deputato regionale Gianni Villari, indimenticabile figlioccio di Totò Cuffaro e ultimamente beneficiato di un rilevante e remunerato incarico regionale da Lombardo.Torniamo a Scimeca. La sua testimonianza è alta e drammatica: “C’è un’isola nel mare, poco lontano dalla beata isola di Zarathustra, su cui fuma in permanenza un vulcano; su di essa dice il popolo ( e in particolare le donne del popolo ) che è posta come un masso di roccia davanti alla porta degli inferi… Ma ecco che si vide improvvisamente un uomo venire giù dalla montagna e una voce disse chiaramente: – è l’ora. Non c’è tempo da perdere!”.E’ il secondo capitolo della seconda parte di “Così parlò Zarathustra” (pag. 150 e seguenti dell’edizione di Montinari e Colli). La versione di Scimeca è leggermente diversa, in particolare su “le donne del popolo”, nella edizione citata erano “le vecchie comari”. Ma poco importa. Quello che più interessa è che “quando la figura fu giunta vicinissima a loro…con grande costernazione si accorsero che era Zarathustra…e lo amavano così come il popolo è solito amare: con affetto frammisto a soggezione. …grande fu la loro gioia, al quinto giorno, quando Zarathustra ricomparve in mezzo a loro. La terra, egli disse, ha una pelle; e questa pelle ha malattie. Una di queste malattie si chiama, per esempio, uomo”.Gli ufficiali delle SS che portavano il libro nei loro zaini, fecero tesoro di queste parole: tentarono di eliminare la malattia.D’altra parte Zarathustra non è sempre colmo di mestizia e di melanconia; ossessionato dai sogni cattivi, così parlò: “Orsù. Tutto questo può attendere; ma fate in modo, discepoli miei, che possiamo prendere un buon pranzo, e tra non molto! Così penso di fare penitenza per i sogni cattivi!”E’ questo grido “E’ l’ora! Non c’è tempo da perdere!” un programma per la Presidenza della Regione. Così Zarathustra ha annunciato CROCETTA.E con lui denuncia tutti gli idoli politici del tempo, dalla democrazia parlamentare al socialismo al cristianesimo, una religione di schiavi.Naturalmente Scimeca non sa di che sta parlando. “Io personalmente non lo conosco, da anni non mi occupo di politica attiva, ma questo è sempre quello che ho sentito dire di Rosario Crocetta…”Contro l’UBERMENSCH “gente che si autocandida…e il solito istinto autolesionista di questi capi e capetti di una sinistra senza anima e senza cervello”. Per fortuna a destra qualcuno è pronto a dare una mano. Fabio Granata (ex MSI): ” In Fli prevale la soddisfazione per la sottrazione ampia di sostegno a Musumeci che si traduce in una sorta di patto di desistenza che determinerà la vittoria di Crocetta”(sempre su l’Unità).Per chi non fosse al corrente degli ultimi sussulti del centrodestra, si tratta della candidatura di Miccichè sostenuto dai lombardi ani del Partito dei Siciliani, dal Movimento polare dei siciliani e da Futuro e Libertà.L’augurio di Granata, che il blocco dei lombardiani faccia vincere Crocetta ed essere, in un secondo momento, determinante per costituire con Pd, Udc, crocettiani di tutte le specie riuniti, una solida maggioranza parlamentare, è assolutamente in linea con la teoria nietzschiana dell’eterno ritorno dell’uguale. L’oorrore a Palazzo d’Orleans.P:S: Alcuni compagni danno una interpretazione del tutto diversa dell’articolo di Scimeca. Si tratterebbe al contrario di una ironica presa in giro del superominismo di Rosario Crocetta. Se questa versione fosse corretta dovremmo attribuire a l’Unità il premio per la migliore pubblicazione satirica oggi sul mercato. Qualche indizio, in questo senso, può essere individuato nel dibattito ferragostano su De Gasperi e Togliatti: l’uno e l’altro nel Pantheon del Pd, l’uno o l’altro esclusi, né l’uno né l’altro.Il dibattito non porta al riso. Per quanti peccati l’uno e l’altro abbiano accumulati, non meritavano tutto questo.
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