Politica regionale, la sfida di socialisti, democratici e progressisti: “pronti al governo della Regione e della città, ma senza Pdl e Mpa”

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Cosa “bolle” nell’ “agone” politico di casa nostra: week-end con i socialisti! Quanto ci mancavano! E’ mancato all’appuntamento Claudio Fava, ma nessuno o quasi se n’è accorto.a cura di Iena Politica

La sfida di socialisti, democratici e progressisti per “Una nuova primavera” è stato il tema del convegno organizzato dalla federazione provinciale del Psi di Catania che si è tenuto nello scorso fine settimana. Un confronto per tentare di tracciare le linee guida che possano rappresentare il nucleo essenziale di proposte e idee per una politica radicalmente nuova.

L’incontro è stato aperto da Davide Zammataro della direzione nazionale del Psi ed ha visto l’introduzione di Antonino Gulisano, vicesegretario nazionale del Psi e di Gianfranco Vullo, della segreteria provinciale del Psi di Catania. Sono intervenuti Giuseppe Berretta, deputato nazionale del Pd, Maurizio Caserta di “Fondazione Aperta”, Giovanni Iozzia, in rappresentanza dell’Alleanza Lib-Lab, e Marco Di Lello, coordinatore segreteria nazionale del Psi (nella foto).

Nel corso dell’incontro, il tema principale è stata la necessità della coalizione futura, specialmente a livello regionale e locale, di rifarsi ai temi fondamentali del riformismo italiano ed europeo. Insomma: le regole sono queste chi ci sta ci sta, il centrosinistra non deve essere per forza unito. Fare un’allenza raffazzonata per vincere e poi sciogliersi per litigi vari dopo poco tempo, non ha senso. Di Lello è stato chiarissmo: occorre costruire un’alleanza di centrosinistra tra forze politiche che vogliono governare. Al governo Monti manca il senso dell’equità, circostanza che rafforza la necessità di un’alleanza di centrosinistra che non accusi gli stessi difetti che hanno portato al fallimento dell’esperienza Prodi.

Ovviamente è stata sottolineata l’assoluta chiusura nei confronti di un alleanza con il Pdl ma anche con il Movimento di Lombardo, in qualsiasi forma esso si possa presentare in futuro. Entrambi, Pdl e Mpa, sono stati apertamente accusati come i colpevoli dello sfascio generale della Sicilia e di Catania. Apertura, invece, nei confronti dei centristi, in particolare dell’Udc, e di tutti quei movimenti e fondazioni che si stanno rioganizzando per dare un contributo alla ripresa dell’Italia. L’asse Psi – Pd si presenta dunque come forza politica che punta al governo del Paese, della Regione e della città. Grande apertura a chi vuole partecipare a questo progetto connotato dal riformismo europeo e a chi, libero da qualsiasi inquinamento, volesse con esso allearsi. Un progetto ambizioso perché rispetto ai problemi di oggi, anche se in questa affermazione qualcuno potrebbe scorgere un pizzico di presunzione, per risolverli “noi sappiamo cosa fare e anche come farlo”.

Nota di cronaca a margine: doveva essere presente, come annunciato, Claudio Fava, candidato alla presidenza della Regione e noto sceneggiatore: non si è presentato.

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Redazione Iene Siciliane

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