Politica regionale, Salvatore Emmanuele, indipendentista doc:”la Sicilia ai Siciliani. Ma non a questi politici!”


Pubblicato il 21 Agosto 2012

Il “ribelle di Sicilia” torna a farsi sentire. Eccome. Salvatore Emmanuele (nella foto), segretario della “Lega per l’Indipendenza della Sicilia” si propone per le prossime elezioni regionali di ottobre. E sono parole “fuori dai denti”, come suo stile. Eccole…

di Iena politica, Marco BenantiChe vuol dire Lega per l’Indipendenza della Sicilia?“La Lega per l’Indipendenza della Sicilia è nata nel 1991 ed è stata fondata dal sottoscritto e richiama quello che fu il tema dell’indipendentismo del 1943. L’ho chiamata Lega per il semplice fatto che circolavano sigle che si rifacevano abusivamente al movimento indipendentista e quindi una sigla sputtanata come movimento. L’ho chiamata Lega anche perché attorno a questo progetto intendevo richiamare l’attenzione di tutti coloro i quali amano trattare questo tema politico”.Cosa ha fatto finora la Lega? E chi vi finanzia?“La Lega si sta ripresentando dopo un periodo di stasi alle prossime elezioni regionali, perché si ritiene opportuno, stante la situazione economica, morale, politica, portare avanti il discorso dell’indipendentismo. Finanziamento? Non c’è n’è. Ci si autofinanzia. Ho evitato perfino il tesseramento. Gli adepti sono in aumento.”Perché una lega indipendentista quando la Sicilia ha una folta rappresentanza politica che si occupa dei suoi problemi?“Non è vero, perché tutti questi politici siciliani sono in realtà legati alle segreterie politiche nazionali. E tutto cammina in funzione del dettato delle segreterie”.Quindi, di cosa si occupa questa classe politica siciliana?“D’imbrogghi”Qual è il vostro programma? Nelle linee essenziali…“La Sicilia per riprendersi e per avere un destino diverso da quello che si intravede, cioè il fallimento, prima deve avere una zona franca, intendo per tutta l’Isola. Questo per dare la possibilità ad industrie italiane o estere di venire ad investire in Sicilia per creare posti di lavoro. Zona franca significa abbattere la pressione fiscale per dare ‘respiro’ per cinque anni alle imprese. In questo senso, aggiungo che la Serit, un carrozzone politico come tanti altri a danno dei contribuenti, va eliminato. Al suo posto vanno riprese le vecchie esattorie. Inoltre, vanno defiscalizzate in toto tutte le accise sui nostri beni, in particolare il petrolio. Da questo punto di vista, se non si farà, noi chiederemo la chiusura delle raffinerie. Inoltre, diciamo forte: ‘fuori le banche italiane dalla Sicilia’ perché fanno solo danno, sfruttano i siciliani anche loro.Proponiamo, poi, l’utilizzo, al massimo, dei pannelli solari come energia alternativa. Inoltre, siamo contro l’Imu, che è una tassa iniqua e insostenibile.Poi il programma prevede una forte ripresa dell’artigianato, dell’agricoltura. In questo senso, occorre dare la possibilità ai giovani di creare cooperative di lavoro per lo sfruttamento dei terreni incolti o abbandonati. Ancora: riduzione con il blocco delle autorizzazioni dei centri commerciali che hanno distrutto il commercio siciliano. Per sviluppare l’economia turistica siamo con determinazione assoluta per l’apertura di due casinò in Sicilia, possibilmente annessi alle terme.”A siete anche per la riapertura dei casini?“Si, siamo per la legalizzazione della prostituzione, con l’abolizione della legge Merlin e per la legalizzazione della droga”.Cosa ne pensate del famoso ponte sullo Stretto? Si deve fare o no?“Madre natura ci ha fatto separati, quindi siamo contrari. Siamo anche per l’abolizione dei caselli autostradali, mi riferisco alla Catania-Messina e alla Messina-Palermo”.In tema di crisi Windjet cosa ne pensa? Cosa si deve fare?“Bisogna creare una società mista tra capitale della Regione e privati.”Cosa proponete in termini di autonomia siciliana reale?“C’è uno Statuto da fare rispettare. Questo Statuto è frutto di un rapporto pattizio con lo Stato italiano, che non ha mai rispettato. Non solo, ma i signori deputati, in particolare i Presidenti della Regione che si sono succeduti nel tempo, non hanno fatto valere le prerogative dello Statuto. Come recita l’articolo 21 dello Statuto, che è legge costituzionale, come tutto l’articolato dello Statuto, il Presidente della Regione rappresenta il governo dello Stato, col rango di Ministro partecipa al Consiglio dei Ministri, con voto deliberativo, quando si trattano materie che riguardano la Regione. Inoltre, il Presidente della Regione in Sicilia è, a norma di Statuto, il capo della Polizia, secondo quanto dispone l’articolo 31 dello Statuto”.E i prefetti che ci stanno a fare?“I prefetti in Sicilia sono abusivi. Sono contro lo Statuto.”E che sorte ha avuto l’Alta Corte per la Sicilia?“Non è stata attuata, con grave danno all’immagine dell’Isola”Lo Statuto è conosciuto o bisognerebbe impegnarsi per la sua conoscenza?“A sessant’anni dalla sua approvazione, lo Statuto non è conosciuto. Occorre quindi che nelle scuole si porti a conoscenza degli studenti il contenuto dello stesso. Inoltre, nei programmi scolastici va inserito lo studio della lingua siciliana”.

Cosa fare per sconfiggere la mafia?“Associarla allo Stato italiano, dove è di casa”.Spesso nelle città, anche in Sicilia, vengono allontanati gli extracomunitari che violano le regole sul commercio. Perché allora non allontanare altri extracomunitari come gli americani di Sigonella che violano la sovranità territoriale della Sicilia?“Sì, è ora che smobilizzino tutto da Sigonella.”Esiste un partito autonomista, l’Mpa, perché non confluite in esso?“Perché lei giornalista non conosce i motivi e le origini per cui è sorto questo movimento.”E quali sono?“Per dimostrare la forza politica all’Udc casiniano.”Tutto qui?“Oggi non esiste più, il leader del Movimento ha ritenuto fare un’operazione di apparente cambiamento, di natura amministrativa”.Che cosa consiglia, dal suo punto di vista, a questi politici: Lombardo?“Spero tanto per l’ex governatore che possa seguire le orme di Totò Vasa Vasa.”Crocetta?“Crocetta sarebbe, se eletto, la continuazione del governatore che ha appena lasciato la presidenza”.Fava?“Perché c’è uno che si chiama Fava che fa politica?”Bossi?“Che stia in Padania”.Miccichè?“Un ragazzaccio, simpatico”.Stancanelli?“Torni a fare l’avvocato a Regalbuto, che è meglio”.Musumeci?“Un parolaio”.Monti?“E’ italiano, quindi non ci interessa, fa solo danno economico”.In conclusione…“Vogliamo fare in modo che la Sicilia diventi la ‘Svizzera del Mediterraneo’. Di fatto con la presenza della Lega nelle liste elettorali si pone un referendum, vale, in sostanza, come consultazione per l’indipendenza, per chi la vuole e chi no. Siciliani, sveglia!”


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