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Politica: scocca l’ora di “Io C’entro” a Paternò. In tanti per metterci la faccia e risolvere i problemi dei comuni
Pubblicato il 14 Maggio 2016
Ieri pomeriggio presentazione del nuovo soggetto politico
Un grande bagno di folla per “Io C’entro” a Paternò: la prima uscita nella “città delle arance” di questa “aggregazione di cittadini attivi”(definizione del fondatore Adolfo Messina) è stata salutata da una presenza traboccante in un locale vicino al centro cittadino.
Malgrado il week-end incombente e la presenza contemporanea del Ministro Boschi a Catania, da numerosi centri della provincia, oltre che da Paternò, ci si è dati appuntamento per vedere nascere un movimento che si presenta giovane, pieno di idee, fatto di persone perbene e capaci che vogliono proporsi agendo e non vivere d’immagine.
A fare gli onori di casa è stato il portavoce di IO C’ENTRO di Paternò, il dott. Angelo Carcagnolo, che ha aperto la serata con un intervento che ha puntato sulla voglia di cambiare e di puntare sui giovani in una terra quasi “immobilizzata” in vecchie logiche e in logori personaggi. Le esigenze del territorio, quindi, sono venute fuori, nel corso dei vari interventi, come bussola del percorso politico del nuovo “aggregatore”, che partecipa con proprie liste alla prossima tornata elettorale di giugno nei comuni di Grammichele, Ramacca e Caltagirone. Hanno preso la parola, quindi, Davide Caccamo,rappresentante di Ramacca e Pietro Palermo, capolista a Grammichele, che rispettivamente hanno ricordato le necessità e le aspettative, che già si sono tramutate in progetti concreti, di Ramacca e Grammichele.
Rinnovamento e sviluppo economico, quindi, come indicatori di un’azione politica lontana dai “fumi mediatici” e attenta, invece, alle esigenze delle comunità. “Io C’entro” punta, infatti, alla valorizzazione dei prodotti locali, a cominciare da quelli dell’agricoltura, risorsa spesso negletta della nostra terra.
Sono intervenuti, poi, anche Salvo Blanco rappresentante di “Io C’entro” di Militello e Leo Patanè candidato a Giarre. Accanto a questo, c’è l’impegno di “metterci la faccia” nell’azione per affrontare i problemi di ogni comunità: un modo di fare politica esaltato con orgoglio da chi vive la politica con passione come Mimmo Galvagno, che ha ricordato, fra l’altro, i gravi problemi del comune di Paternò, fra ritardi e incapacità amministrative diffuse, come nel clamoroso caso del bilancio, con lo spettro incombente dell’arrivo di un commissario regionale. Saper fare significa anche riuscire a salvare gli enti prossimi a portare i libri in Tribunale: la vicenda della “Pubbliservizi” di cui è presidente Adolfo Messina è emblematica di un modo diverso di concepire l’impegno politico con l’agire amministrativo.
Nel corso della serata è intervenuta anche il presidente del consiglio comunale di Paternò Laura Bottino che ha ricordato l’esigenza di progetti concreti per Paternò, con figure forti e competenti. Declinare il cambiamento in fatti concreti è stato anche il leit-motiv dell’intervento del coordinatore del Megafono, membro dell’ufficio di gabinetto del Presidente della Regione Rosario Crocetta, Giuseppe Caudo, che, anch’esso, ha evidenziato i risultati in Pubbliservizi del Presidente Messina, ha affermato: “In un momento in cui i partiti entrano in crisi c’è bisogno di spazio di discussione, ben venga IO C’ENTRO. Perché in un’era post ideologica siamo interessati a personale politico a prescindere dalla propria provenienza. Abbiamo un unico discrimine, quello che siamo interessati solo alle persone perbene. Non siamo interessati a quelle persone che dentro i partiti di provenienza hanno fatto affari. Questi non ci interessano. Abbiamo una idea di governo precisa, che peraltro il presidente Messina sta applicando, si taglia la “mangiugghia” e si da lavoro”.
E’ cominciato, quindi, un progetto politico condiviso da più parti che -come ha annunciato il portavoce di ‘Io C’entro Paternò’, il dott. Angelo Carcagnolo: “avrà una propria rappresentanza politica alle elezioni amministrative a Paternò del 2017”.
Il movimento nasce dall’unione di soggetti politici che: “Spinti dai risultati dell’esperienza passata dei Moderati di Sicilia – ricorda il leader del movimento, Adolfo Messina – abbiamo deciso di riunire le forze, di quelli che ci credono, di quelli che ci vogliono mettere la faccia, con responsabilità, per dare voce alla maggioranza silenziosa che subisce la politica invasiva, che con il coraggio delle loro azioni, affrontino i problemi delle comunità per trovare soluzioni concrete. Siamo la forza del fare, lontana dalla politica degli annunci cui segue il nulla, dai discorsi fumosi e dalle formule astruse della vecchia politica. Non abbiamo voluto creare un nuovo soggetto politico, ma un aggregatore di cittadinanza attiva. IO C’Entro non è solo un episodio civico locale, ma un’idea che va avanti, che aggrega, che inverte il rapporto verticistico del leaderismo che da vent’anni ha subito il Paese, dando così un valore essenziale alla partecipazione decisionale della base”.
“L’evoluzione prossima- conclude Adolfo Messina- sarà quella di confluire in un soggetto politico nazionale nell’ambito dei moderati del centrosinistra, ma da uomini liberi. La libertà delle idee è stato l’elemento trainante per cui abbiamo già raccolto la fiducia di molti gruppi in Sicilia, soprattutto nelle comunità della provincia Catania. Il simbolo di Io C’entro è già presente a Ramacca, Grammichele e Caltagirone con proprie liste, nei comuni dove non si vota, abbiamo già avuto un grande riscontro in termini di adesione e partecipazione”.
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