Il brillante giornalista e scrittore catanese (nella foto) scatenato su “Il Foglio” del 4 agosto. Ecco quanto scrive (Fonte: ilFoglio, 4 agosto 2012)
a cura di Iena Politica
“Fantastico il Gratta e Vinci messo in circolazione in Sicilia. Si raschia la faccia di Rosario Crocetta, il leader dei puliti & vergini, e viene fuori Raffaele Lombardo, il governatore uscente. E la morale di tanta grattata è presto svelata: nella candidatura dell’ex sindaco di Gela si raggruma e si ricompatta, più forte che prima, tutta la ragnatela dell’attuale status quo.
La politica, in Sicilia, è sempre lo specchio dell’eterno ritorno. Più si pensa di andare lontano dal peggiore dei governi possibili, più ci si ritrova vicini, anzi, invischiati, alla fogna del potere. A maggior ragione con un così perbene specchietto per le allodole qual è Crocetta.
Gratta Crocetta e vinci Lombardo, dunque. Come nelle elezioni del 1948. I comunisti si mimetizzarono nelle liste dietro il faccione di Garibaldi. Giovannino Guareschi glielo capovolse e tutti poterono trovare il marchio originale: Peppino Stalin. Si parva licet, naturalmente. Se è lecito paragonare le cose piccole alle grandi.”
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