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Politica sicula, dopo il servizio di “Presa Diretta”, il Piddì catanese “diventa” un “caso nazionale”, Gaetano Palumbo(militante e presidente ass.Equomed): “la dirigenza faccia un passo indietro”
Pubblicato il 14 Settembre 2015
La trasmissione di Rai3 sembra aver lasciato…il segno. Una figuraccia per non dire altro di proporzioni gigantesche. E dalla base democratica arrivano parole di estrema amarezza e chiarezza (ma forse un pò in ritardo?). Eccole (dalla bacheca facebook):
“Siamo alla frutta, accendere la TV e vedere che siamo riusciti a diventare un caso nazionale, che merita un inchiesta da parte di Presa Diretta, significa che il partito catanese e provinciale, nei fatti non esiste più e se ne parla solo come un fenomeno da baraccone.
Credo sia arrivato il momento di coinvolgere nuovamente gli iscritti e i militanti.
Ormai la segreteria provinciale tace da molti mesi e neppure riesco a ricordare quando si riunì l’ultima direzione provinciale.
Non si fanno riflessioni condivise con la base, si accettano passivamente decisione prese nelle segrete stanze, senza consultare i militanti, non vi è più un solo spiraglio di proposta politica, insomma un partito inesistente nella sua essenza.
Non è più accettabile pensare di avere segretari e vicesegretari provinciali che svolgono altri ruoli nei vari assessorati regionali.
Credo che una certa classe dirigente catanese abbia fallito e debba fare un passo indietro importante.
Da iscritto e militante credo che un rinnovamento della dirigenza provinciale catanese vada fatto.
Gaetano Palumbo
Militante Partito Democratico e Presidente associazione socioculturale Equomed.”
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