M5S all’Ars: ” Ordinanza Musumeci farneticante e improponibile, fatta solo per coprire i suoi tanti fallimenti”.
“Problemi reali, soluzioni farlocche, come sempre. Dopo la Finanziaria di cartone, costruita con i soldi del monopoli e della quale i siciliani non hanno ancora visto un euro, il presidente della Regione, tira fuori dal cilindro l’ennesimo coniglio geneticamente modificato, utile solo a catturare qualche titolo sui giornali e un pugno di like sui social, non certo a risolvere il problema degli sbarchi”.
Lo dice il capogruppo del M5S all”Ars, Giorgio Pasqua, a commento della recente “farneticante e improponibile ordinanza del presidente della Regione”.
“Ci spieghi, Musumeci – osserva Pasqua – come riuscirà ad imporre il ricollocamento fuori dalla Regione dei migranti, sempre che entro le 24 del 24 agosto riesca a trasferirli, non si sa come e con si sa con chi, dagli hotspot e dai centri d’accoglienza siciliani”.
” L’unico potere del Presidente della regione siciliana – affermano i deputati 5stelle all’Ars – in tema di sbarchi e migrazione è quello di sedersi al tavolo del consiglio dei ministri per discutere di questioni che riguardano la sua terra e il suo popolo, tavolo al quale proporre soluzioni (che non ha) e rivendicare interventi da parte dello Stato. Ma per Musumeci, invece di esercitare i poteri che gli derivano dallo Statuto speciale, è molto più semplice emettere una ordinanza con la quale non può ordinare proprio un bel nulla a nessuno. Acchiappare like è più facile di governare un’isola e dare risposte ai siciliani”
“La verità – concludono i deputati M5S – è che quella di Musumeci è l’ennesima arma di distrazione di massa per coprire i suoi tantissimi fallimenti in tutti i campi e cercare di addebitare ai migranti l’aumento dei contagi in Sicilia, dovuto alle tante voragini presenti nel sistema di prevenzione anticovid in Sicilia”.
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“Mentre Musumeci prova a scaricare sui migranti le proprie responsabilità per l’aumento dei contagi, la realtà di queste ore ci parla di controlli disorganizzati nei porti e negli aeroporti dell’Isola, di casi di contagio generati dalla promiscuità sui mezzi del trasporto pubblico.
Sarebbe il caso che il Presidente Musumeci si occupasse di questo.
Ma capiamo come sia molto più facile spostare l’attenzione sul comodo tema dei migranti, piuttosto che spiegare dove siano finiti i milioni promessi e mai arrivati per il sostegno alle attività produttive dell’isola”.
Lo dichiara Claudio Fava in merito alla recente ordinanza del presidente Musumeci.
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Il presidente della Regione Sicilia, Musumeci, dopo la vergogna degli sbarchi negati dalle “navi quarantena” intende chiudere hotspot e centri di accoglienza con un’ordinanza che grida vendetta.
Questa ordinanza segna l’ulteriore avvitamento reazionario di un percorso legislativo che dalla Bossi-Fini al decreto del “democratico-progressista” Minniti, da Salvini/Di Maio a Conte/Lamorgese (con i finanziamenti riconosciuti a Libia e Tunisia per i respingimenti e la reiterazione dei lager detentivi in quei paesi), passando dai sindaci e presidenti di regione Pd e 5s, ha accomunato tutti, centrodestra e centrosinistra, nelle misure securitarie e reazionarie invece di una politica di accoglienza diffusa, inclusiva e non clientelare nè trasformista.
Facciamo appello al movimento del volontariato, dell’accoglienza e dell’integrazione, alle esperienze di lotta e di volontariato, alle forze della sinistra politics e sociale dell’alternativa, non compromessa e non trasformista, ad una pronta e immediata mobilitazione contro tutte le misure securitarie, per la chiusura di tutti gli hot spot da accompagnare ad una politica dell’accoglienza fondata su solidarietà concrete e non contingenti, per l’adozione di efficaci misure di prevenzione per tutte e tutti nel contrasto alla diffusione dei contagi.
Qualcuno dei suoi ricordi a Musumeci che è grazie al suo socio Salvini che ogni possibilità di includere garantendo il distanziamento, è preclusa e grazie alle misure da lui stesso sostenute che si rinchiudono anche i minori in hotspot dove si facilita il contagio. Invece di chiedere che la Sicilia diventi “no migrant zone” invece di blaterare di una invasione che non c’è per raccattare voti, pretenda dal governo un sostegno reale a Lampedusa e migliori strutture per garantire davvero la salute pubblica. Inutile che si rivolga a chi pensa al covid unicamente per la propria campagna elettorale.
E qualcuno ricordi all’attuale ministro dell’Interno che questa ordinanza rappresenta un vero e proprio atto eversivo e incostituzionale. Se i poteri dello Stato finiscono quando iniziano quelli di un Presidente di Regione, significa che anche il diritto cessa di avere valore comune e condiviso.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.
Stefano Galieni, responsabile immigrazione PRC-S.E.
Mimmo Cosentino, Segretario regionale PRC-S.E.