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POLITICA SICULA: GIOVANNI LA VIA -LO “SCAJOLA DI CATANIA”- RISCHIA IL POSTO?
Pubblicato il 13 Ottobre 2014
Ma la riconoscenza esiste ancora?
di iena politica marco benanti
Giovanni La Via rischia il seggio assegnatogli dal Viminale, guidato dal capo del suo partito Angelino Alfano, al Parlamento europeo solo qualche mese addietro. A far tremare il professore è il ricorso avanzato dalla Lega Nord e delle Autonomie, circa il principio che sottende alla ripartizione dei seggi tra i partiti che hanno superato lo sbarramento. Un ricorso, al quale si è unito anche quello di Carlo Casini che invoca il seggio di Ncd al Centro piuttosto che nelle Isole, che ha concrete possibilità di essere accolto. Secondo Angelo Attaguile, deputato leghista e coordinatore del partito di Salvini in Sicilia, ci sarebbe stata una erronea attribuzione dei seggi “…in virtù di una interpretazione della norma a dir poco originale e mai usata dal 1979 ad oggi…”. Il seggio conquistato da Nuovo Centro Destra/Udc andava attribuito al Centro Italia e non alla circoscrizione Isole. Secondo Attaguile, eletta sarebbe, quindi, Beatrice Lorenzin al Centro e non Giovanni La Via nelle Isole che, a breve, rischia quindi di dover tornare a lavorare.
Recentemente ribattezzato da sudpress.it lo “Scajola di Catania” (clicca e leggi l’inchiesta su www.sudpress.it/l-onorevole-giovanni-la-via-e-l-affitto-a-sua-insaputa/) perché, preso con le mani sporche di marmellata, ha incredibilmente dichiarato di non sapere che l’immobile di sua proprietà ubicato a Catania in piazza Roma 16 fosse stato concesso in locazione al consorzio Sisifo, cooperativa che, giusto giusto, gestisce il Cara di Mineo, il professore Giovanni La Via sarebbe fuori dai giochi a detta dell’avvocato romano Ulpiano Morcavallo, ex membro delle Sezioni unite della Corte di Cassazione e specializzato in materia elettorale, che segue il ricorrente Angelo Attaguile. “Seguendo il sistema del proporzionale puro, come corretto da una recente pronuncia del Consiglio di Stato in adunanza plenaria, il seggio al Nuovo Centro Destra scatterebbe al Centro Italia e non nelle Isole. Di conseguenza il quinto seggio assegnato alla Lega Nord scatterebbe al Sud con Angelo Attaguile, primo dei non eletti dietro a Matteo Salvini…”, che passerebbe alla storia come il primo deputato leghista eletto al Sud nella lista ufficiale della Lega Nord”.
La partita investe il Nuovo Centro Destra più di quanto si possa pensare, anche perché l’accoglimento del ricorso potrebbe rivoluzionare gli equilibri interni in favore dell’Udc, che alle recenti europee ha legato il proprio simbolo a quello di Ncd. Il seggio di Giovanni La Via, infatti, finirebbe all’attuale Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che con tutta probabilità non si dimetterebbe per restare al governo nazionale. A subentrarle sarebbe quindi Carlo Casini primo dei non eletti dietro la Lorenzin …ma in quota Udc.
E’ comunque un Giovanni La Via provocatorio e attivo sulla stampa come non mai quello degli ultimi giorni. Un modo di fare che lascia perplesso chi lo ha conosciuto come uomo di squadra e persona rispettosa dei ruoli, specie quelli interni al partito. Livesiciliacatania.it ha nei giorni scorsi pubblicato un articolo dal titolo “La Via studia da leader…”, una lunga intervista all’eurodeputato, rilanciata da quest’ultimo sulla propria pagina facebook, nella quale il professore dà l’idea, ma potremmo anche aver interpretato male, di uno scarso rispetto nei confronti del vero leader che in realtà è quel Giuseppe Castiglione che l’ha creato, indicandolo, agli inizi della sua carriera politica, per ben due volte al governo regionale come assessore tecnico in una delega cara a Castiglione qual è quella all’Agricoltura.
Che il professore abbia già dimenticato tutto e la leadership inizi a piacergli più della lealtà e della riconoscenza?
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