Politica Sicula, “Matrimonio Pd-Articolo4”, Paolino Mangano, “vecchio compagno”: “un parto senza una chiara paternità e maternità”

Pubblicato il 08 Marzo 2015

 di iena “meglio morto che democristiano” marco benanti (nella foto, Paolino Mangano, il terzo da destra, con alcuni militanti del circolo centro storico)

 Art4 nel Pd: il “matrimonio” ormai sembra cosa fatta. Malgrado tutto, anche fra i “democratici” c’è chi veramente non riesce a “mandare giù” anche questo. Già si registrano fuoriuscite dal partito, polemiche, contestazioni. Ma come stanno le cose? Lo abbiamo chiesto ad un esponente storico della sinistra catanese, quel Paolino Mangano che ama il confronto, anche aspro, come si faceva una volta…Allora, che succede…

Paolino Mangano con l’ingresso della componente Sammartino-Sudano le possibilità di vittoria del Pd nelle prossime elezioni sono aumentate. Sei contento?

R. Non sono bravo a fare previsioni. Non lo sono mai stato. So invece che ci sono politici che utilizzano tecniche e sistemi per portare a “zonzo” gli elettori: una volta a destra una volta a sinistra o dovunque.

Mi ha fatto impressione l’intervista di due cittadini in occasione della passerella delle ‘Ciminiere’ di qualche giorno fa: dice l’intervistatore Perché siete venuti a questa manifestazione? Cchi sacciu siamo venuti perché ce lo ha detto il consigliere X (e ha fatto il nome) e per quale motivo? Cchi sacciu noi siamo in fiducia del consigliere X.

Certo se sono così tutti i partecipanti a quella iniziativa potrebbero aumentare le possibilità che il Pd aumenti i voti solo fino a quando questi “trasportatori di voti” non decideranno di cambiare CASACCA per l’ennesima volta. Lei pensa che si possa essere contenti per una cosa così umiliante? Vorrebbe dire non uscire mai dalla instabilità politica in cui siamo caduti da oltre un ventennio.

Al di là di ogni critica, aumentano le possibilità di vincere e di restare al governo della cosa pubblica per anni. Non è una prospettiva politica invitante?

R. Per vincere e per governare la cosa pubblica con quali programmi? Se la risposta è quella che l’on.Nicotra prospettava (per rassicurare i suoi fan): “noi vorremmo andare col PD perché ormai è un partito MODERATO” (tra parentesi non ci sono più i comunisti) è chiaro che per me la prospettiva politica non è assolutamente invitante soprattutto se poi i metodi che verranno utilizzati nel fare politica continueranno a essere quelli praticati da questi “trasportatori di voti” (clientele- affari- appalti- sottogoverni ecc.ecc.).

Non hai pensato, con queste nuove forze io posso trovare una collocazione migliore?

R. Chi mi conosce sa che non ho mai cercato ‘collocazioni’. Mi sono impegnato sempre ad svolgere al meglio i ruoli politici e istituzionali che mi sono stati affidati, lungo la mia militanza sindacale e politica, dagli Organismi dirigenti e dagli elettori.

Quanti nel tuo partito lo stanno pensando, secondo te?

R. Non mi esercito in questo gioco. Probabilmente qualcuno può pensarlo ma si potrebbe svegliare da questo brutto sogno con incubi insopportabili!

E’ vero che la procedura di ingresso di queste forze non sarebbe corretta?

R. Non mi risulta che si sia avviata alcuna procedura: so che c’è la decisione di sciogliere Articolo 4 e che i suoi dirigenti vorrebbero chiedere l’adesione al PD. Questo è quanto emerso nella manifestazione della ‘Ciminiere’. Solitamente queste fasi avvengono con procedimento Congressuale. Non ho notizia che si sia svolto un Congresso di scioglimento di Articolo 4 e non mi risulta che ci sia in previsione un Congresso del PD per decidere la fusione con un’altra formazione politica. Si svolgerà a breve la Direzione Provinciale e in quella sede ci verrà spiegato tutto.

Ma le forze cattoliche sono forze collegate agli ex comunisti, perché allora tutte queste critiche?

R. Lei dice ‘forze cattoliche’ ed ex comunisti. Per par condicio sarebbe meglio dire tra ex democristiani ed ex comunisti. Il PD è nato dall’incontro tra due culture politiche diverse,(cattolica) democristiana e comunista, come lei giustamente dice, ed è nato attraverso un seria fase congressuale e a completamento di esperienze precedenti che avevano sperimentato la compatibilità politica sui programmi e sulle scelte da proporre agli elettori e ottenerne il consenso (Ulivo-Margherita-Ds). Ciò ha provocato come Lei ricorderà molte lacerazioni e l’abbandono di tanti militanti che non erano d’accordo con quanto poi deliberato daI Congresso.

Le critiche nascono perché non c’è la chiarezza dell’operazione. Sembra un parto senza la necessaria gestazione e senza una chiara paternità e maternità. Soprattutto non si conoscono le finalità recondite e si intravede un pura operazione di potere programmata da dirigenti che, secondo me, non sono più tali se non coinvolgeranno gli iscritti come prevedono le norme Statutarie. Le reazioni che nel corpo del partito ci sono state sono la prova provata che ci troviamo di fronte ad una operazione di vertice.

Cosa accadrà venerdì alla prossima direzione provinciale?

R. Non ho la famosa palla di vetro. Spero che si possa svolgere una serena discussione e siano chiariti tutti gli aspetti del problema. Spero che non ci sia il tentativo di sbrigare la pratica in qualche paio d’ore. Spero che non si vada alla ricerca di qualche marchingegno o forzatura Statutaria per arrivare a decisioni senza dibattito. Spero che si tenga presente che compito principale dei dirigenti di un Partito è quello di trattenere i propri iscritti e dopo anche di curare il proselitismo nel rispetto delle Regole(Statuto- Codice Etico e Carta dei valori).

Ultima domanda: ma forse voi non siete un po’ invidiosi di questa gente di successo?

R. Io no. Non so gli altri ma non penso che ci siano nel mio partito invidiosi di “questa gente di successo”, come Lei la definisce, specialmente se ne conoscono il curriculum. Come dice un vecchio detto popolare: “se li conosci li eviti”.