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Politica Sicula, Regione: governo in agonia
Pubblicato il 27 Agosto 2015
Iena rivoluzionaria
Trentasei assessori in due anni e mezzo. Eccola la rivoluzione di Rosario Crocetta. Se resta, ma ci auguriamo di no per il bene dei siciliani, il numero è destinato a crescere. E nelle ultime ore torna il nome di Antonio Fiumefreddo. Il suo ingresso salverà certamente la Sicilia. Pare, infatti, che sia dotato di superpoteri.
Gli stessi superpoteri che ha usato da assessore comunale a Catania, da sovrintendente al teatro Massimo Bellini e da presidente di Riscossione Sicilia. Avvocato penalista, consulente, professore e editore di Sudpress, Fiumefreddo è in grado di svolgere contemporaneamente più ruoli. Alle attività produttive sarà sicuramente in grado di far aumentare il pil, intanto quello suo, poi si vedrà. La nave Sicilia è già affondata, ma molti fanno finta di niente.
Per la Sicilia non occorrono persone dotate di superpoteri, non servono parolai, nè rivoluzionari, basterebbero dei buoni amministratori.
Ma, aimè, non se ne vedono. In queste condizioni la Sicilia è destinata ad arretrare ancora e i suoi figili, giovani e meno giovani, ad emigrare ancora. Oggi abbiamo una classe politica da vergogna, incapace su tutto, anche di rappresentarci in modo dignitoso: molti di loro, presidente in testa, sarebbe meglio che non aprissero mai bocca. Siamo oramai al ridicolo. La Sicilia è diventata una barzelletta.
A ottobre si sarebbe dovuto andare al voto, ma il Pd temendo l’avanzata dei 5stelle, ha preferito tenere in vita il peggior governo della storia politica siciliana. Su Fiumefreddo il segretario regionale Fausto Raciti temiamo sarà costretto a soccombere. A meno che uno scatto d’orgoglio e di coerenza lo farà desistere.
Ci auguriamo trovi il coraggio di dire no, senza se e senza ma, e pensi seriamante ad archiviare per sempre la peggiore esperienza politica siciliana. Tutti a casa. Si affidi la Regione ad un commissario e si avvii un serio risanamento.
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