Politica sicula, Saro Confindustria contro Pd. E’ chiù duru do puppu: “non mi piegherò”


Pubblicato il 24 Luglio 2013

Il governatore della Trinacria scrive -lui stesso- un comunicato. Che è tutto un programma.

Ma -ci domandiamo- non è che Crocetta in questo modo vuole nascondere gli scarsi risultati -quelli veri- del suo esecutivo? mb

img class=”alignleft size-full wp-image-11539″ title=”th (15)” src=”http://www.ienesiciliane.it/wp-content/uploads/th-152.jpg” alt=”” width=”300″ height=”200″ />

“Sicilia. Crocetta “Non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo”

Palermo, 24 luglio 2013. “Non possiamo accettare l’idea che un grande Partito Democratico chiuda le porte al cambiamento e al rinnovamento. Lo svolgimento del congresso regionale del Pd, sulla base del vecchio tesseramento, cristallizzerebbe i giochi di sempre e impedirebbe l’elezione di nuovi quadri giovani alla leadership del partito e soprattutto determinerebbe il gruppo dirigente formato da coloro che oggi magari potrebbero far finta di auto sospendersi dal partito ma che di fatto lo controllano. Il Pd nazionale deve rendersi conto dell’anomalia siciliana. Se da iscritto del Pd, contrariamente a quanto concordato fin dall’inizio col Pd regionale, io non potessi fare parte del gruppo che porta il mio nome nella lista, sarebbe un gioco autoritario e antidemocratico e persino sleale in contrasto a quanto precedentemente convenuto. E la smettano con la farsa del mancato contributo, potrei presentare la lista dei debiti elettorali rimasti sul mio groppone ma non lo faccio, non ho nessun legame coi soldi, verserò quel contributo per impedire azioni staliniste, che hanno sempre utilizzato per far fuori i dissidenti. In quanto iscritto alla lista Crocetta dovrei versare contributo a quella lista, ma di questo non ce ne facciamo un cruccio, verserò contributo anche a loro entro 24 ore. Non ho dato mai alcuna importanza ai soldi anche se devo dire che tale richiesta non era mai stata fatta nella mia adesione concordata col partito al gruppo del Megafono, facendo notare che sicuramente non sarà questa la ragione di censura nei miei confronti.

Ma del resto nessuno può impedire al Megafono di organizzarsi, di fare la propria battaglia, di contribuire al rinnovamento della vita politica siciliana. Il Partito Democratico deve decidere se tale battaglia si può fare al proprio interno o se il Megafono deve diventare una forza politica autonoma. Decida Epifani, ma il Megafono non molla, non tace e sopratutto non si delegittima il rappresentante del popolo siciliano, eletto dai siciliani. Non consentirò a nessuno di umiliare la Sicilia e i colori della sua bandiera. Ancora una volta la Sicilia risulta incomprensibile a Roma e ancora una volta si continuano a fare gli errori di sempre. Non mi piegherò”.

Rosario Crocetta”.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

3 min

“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]

4 min

CALTANISSETTA 25 NOVEMBRE 2024 – Accoglienza, ascolto, solidarietà, sostegno, vicinanza. Ciascuna di queste parole descrive in sé il concetto di Casa ed insieme danno vita al vero significato della nascita del nuovo magazzino di Banco Alimentare della Sicilia ODV a Caltanissetta. Un luogo in cui non solo è possibile trovare aiuto nella difficoltà personale di non avere […]

1 min

OLYMPIA BASKET COMISO 81 ALFA BASKET CATANIA 65 Comiso: Provenzani 11, Iurato 5, D’Arrigo 12, Sindoni 24, Salafia 8, Turner 10, Stanzione 11, Ballarò, Rinzivillo, Cacciaguerra, Licata ne, Scevola ne. All. Farruggio. Alfa: Gatta 14, Abramo 14, Patanè 1, Pappalardo 8, Drigo 11, Smorto 17, Torrisi, Janjusevic, Ruffino ne, Bonanno ne, D’Aquino ne, Barbakadze. All. […]